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venerdì 2 novembre 2012

...E PER LA SPESA VADO DAL CONTADINO: I G.A.S.


Risparmiare…spendendo
Sembra una combinazione difficile da mettere in pratica, eppure se si decide di andare a fare la spesa in determinati posti si possono abbattere notevolmente i costi. No, non parliamo della ricerca – a volte anche “forsennata”- del volantino con l'offerta più bassa o del cosiddetto “primo prezzo”, ma di quello che sembra una chimera e invece è facilmente realizzare con un po'… di organizzazione: il passaggio diretto dal cosiddetto produttore al consumatore.

Una prima modalità sono i Gruppi di Acquisto Solidale meglio conosciuti con l'acronimo Gas. Come risparmiare? È presto detto e il tutto, senza rischiare di essere banali, si svolge all'insegna dell' “unione fa la forza”. Se oltre a volere abbattere le vostre spese mensili, siete anche stanchi di fare la spesa da soli nel solito supermercato e per di più vi piacerebbe condividere informazioni sugli acquisti, sicuramente i Gas fanno al caso vostro. I gruppi di acquisto solidale sono infatti formati da persone che vivono nello stesso quartiere o anche nello stesso condominio (pensate alle grandi città dove ci sono palazzi con tantissimi piani e famiglie che a malapena si conoscono) oppure mettono insieme amici – quindi può bastare spargere la voce tra le proprie conoscenze per dare vita a un nuovo gruppo - che hanno una certa sensibilità per l'ambiente, i cibi biologici, il commercio equo (da qui la parola solidale) e che decidono di fare la spesa in maniera collettiva.

Il secondo passaggio, dopo l'individuazione del gruppo, è la ricerca dei piccoli produttori. Che oltre a essere o diventare di fiducia,si devono trovare in zone vicine a dove si è formato il gruppo. Parola d'ordine è il risparmio e questo parte anche dal non dovere macinare chilometri su chilometri per inseguirlo oltre ad avere il minore impatto possibile sull'ambiente. Una volta individuati i produttori, ci si riunisce e si fanno i cosiddetti ordini e si procede all'acquisto collettivo al quale segue, in base alla richieste, la ridistribuzione tra chi ha effettuato l'ordine. Il vantaggio, come potete intuire, è immediato: acquistare grandi quantità conviene sempre ma non è solo questo. Comprare direttamente dai produttori e senza intermediari vuol dire anche garantirsi una certa qualità oltre che un rapporto di continuità.

La cosa vi sembra allettante ma non sapete da che parte iniziare ? Poco male: basta andare su ReteGas, la rete di collegamento tra i Gas per vedere dove si trova il Gruppo di Acquisto Solidale più vicino a voi e mettervi in contatto magari entrando a far parte del Gruppo. Il sito fa una mappa da Nord a Sud di tutti i Gruppi d'Acquisto che si sono registrati, dice come fare a contattarli e anche come “funzionano” le ordinazioni e le spese collettive. Qualche gruppo più moderno usa Facebook, qualche altro preferisce riunirsi solo dal vivo. Quanto agli acquisti , non si parla solo di generi alimentari, ma con i Gas si può risparmiare su vari fronti. In gruppo si possono acquistare cosmeticidetersivi abbigliamento ma anche vernici materiali compatibili (solo per fare un esempio): sono molti i produttori che appunto prevedono nella loro azienda offerte specifiche per chi compra in grandi quantità.

Siete interessati al risparmio così come all'idea di andare direttamente dal produttore ma la possibilità di acquistare in gruppo non vi va tanto a genio? Allora fanno per voi i farmers market che tradotti in italiano altro non sono che i mercati del contadino. Parliamo sempre di filiera corta quindi di prodotti (essenzialmente alimentari) di qualità e di acquisti senza intermediari. Anche in questo caso, se non sapete da dove iniziare, la Rete vi viene in aiuto: su Mercato del Contadino potete trovare tutte le informazioni utili: dove si trovano, ogni quanto si riuniscono, cosa vendono. E su Facebook c'è una pagina costantemente aggiornata con tutti i mercati che vengono di volta in volta aperti. A differenza di come avviene per i Gas, se volete acquistare direttamente in questi mercati dovrete organizzarvi calendario alla mano perché i mercati non sono sempre aperti, ma hanno cadenza settimanale o bisettimanale e con orari prestabiliti. Oltre a risparmiare fino al 30%, i farmers market hanno di bello tutto l'ambiente che si viene a creare: rapporti diretti con chi produce, possibilità di fermarsi a pranzo o anche di approfittare delle promozioni da parte degli agriturismi che di solito coltivano per l'autoconsumo ma che una tantum decidono di vendere i prodotti in eccedenza. Risparmio sì, ma con un occhio costante all'ambiente e all'abbattimento degli sprechi per tutti.

di Cristina Maccarone
fonte: yahoo! finanza

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