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sabato 3 novembre 2012

RAPPORTO LEGAMBIENTE “PESTICIDI NEL PIATTO”


Lavare accuratamente e, se possibile, sbucciare frutta e verdura. E' sempre valida e di buon senso la raccomandazione del ministero della Salute, una regola di igiene che torna d'attualità con il Rapporto “Pesticidi nel piatto 2012” di Legambiente. L’associazione lancia un vero e proprio allarme, dovuto alla presenza di residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli, e derivati, commercializzati in Italia. Vino e ortofrutta sono contaminati ai sensi di legge, sottolinea l'associazione ambientalista, nel precisare che un terzo (36%) dei campioni analizzati presenta residui chimici consentiti (diserbanti, insetticidi, fungicidi), mentre il 64% è quota zero. I campioni fuorilegge sono stabili allo 0,6%, mentre calano di circa un punto i campioni contaminati da più residui contemporaneamente, portandosi al 17,1% (18,5% nel 2011).
Aumentano tuttavia, denuncia l'associazione del cigno verde, i campioni con mix sospetti da record - Fino a 9 diverse sostanze nell'uva, 8 nel vino, 6 nelle mele, 5 nelle arance. Il report - elaborato su dati forniti da Arpa, Asl e uffici pubblici regionali - ad una prima lettura, offre un quadro abbastanza rassicurante e in linea con il trend degli ultimi anni che vede lentamente diminuire l'uso della chimica per la produzione agroalimentare. Purtroppo però, insieme all'aumento in percentuale dei campioni in regola, aumenta pure, sottolinea Legambiente, il numero delle diverse sostanze chimiche presenti contemporaneamente.
Il presidente di Legambiente si dice preoccupato - "La situazione è tutt'altro che rassicurante - afferma il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - con numerosi casi di prodotti ortofrutticoli e derivati contaminati da 7, 8, 9 principi attivi differenti, in un composto che nessuno ha mai studiato e che potenzialmente potrebbe essere molto dannoso per la salute dei consumatori e per l'ambiente. Manca ancora una regolamentazione specifica rispetto al simultaneo impiego di più principi attivi, come pure sulla rintracciabilità di più residui in un singolo prodotto alimentare". Sul tema il senatore Francesco Ferrante, che ha proposto un disegno di legge tre anni fa, chiede "al governo di recepire questo campanello d'allarme".
Il Ministero della Salute: "Nostri alimenti tra i più sicuri dell'Ue" - Tra i maggiormente rinvenuti il clorpirifos, un insetticida riconosciuto come interferente endocrino con spiccata attività neurotossica; il captano, fungicida indicato dall'Epa come possibile cancerogeno, e il Fosmet, un insetticida dannoso sulle api. Il controllo dei prodotti fitosanitari, compresi i pesticidi negli alimenti, è, sottolinea il ministero dalla Salute, "una delle priorità sanitarie più rilevanti nell'ambito della sicurezza alimentare. Gli organi competenti del Ministero della Salute e delle Regioni effettuano controlli costanti sulla frutta, la verdura e i cereali". E i dati del Ministero della Salute, permettono di affermare che tali alimenti "sono tra i più sicuri in Europa". Infatti, solo lo 0,6% di frutta fresca e lo 0,3% di cereali ha superato i limiti fissati dalla normativa comunitaria, contro una media europea che si attesta intorno al 3,5% di irregolarità. L'Italia, conclude Agrofarma, "si conferma leader in Europa sulla sicurezza alimentare".
fonte: Tiscali notizie

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