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lunedì 7 gennaio 2013

IL PREMIO NOBEL PER L'ECONOMIA ATTACCA MARIO DRAGHI



Pesante attacco a Mario Draghi (sempre invece elogiato dai media di regime) dal premio Nobel per l’Economia, sul quotidiano tedesco Handelsblatt. “Se la Bce – con il fiscal compact – continua a fare delle politiche di austerità la precondizione per le operazioni di finanziamento, questo si tradurrà in un aggravamento delle condizioni del paziente”. E per questo l’Europa continua a rappresentare il principale fattore di rischio per l’economia mondiale.

“Se la Bce continua a fare delle politiche di austerità la precondizione per le sue operazioni di finanziamento, questo si tradurrà solo in un aggravamento delle condizioni del paziente”. Il 2013 dell’eurozona non è così roseo, almeno stando a quanto scrive il premio Nobel per l’Economia, Joseph Stiglitz, sul quotidiano tedesco Handelsblatt.

“Fino ad ora, i politici europei non sono riusciti a realizzare un vero Patto per la crescita per i paesi della periferia della zona euro”, è la riflessione di Stiglitz, e per questo l’Europa continua a rappresentare il principale fattore di rischio per l’economia mondiale.

Nel suo articolo Stiglitz cita in particolare i casi della Grecia e della Spagna, cadute in recessioni “da cui non si vede al momento alcun segnale di uscita”. Per venirne fuori, sostiene Stiglitz, non servono né il nuovo fiscal compact. né i possibili acquisti di titoli di stato da parte della Bce: “soluzioni temporanee”.

Anzi, se la Bce continuerà a voler imporre nuove misure di austerità in cambio degli acquisti di titoli, ammonisce Stiglitz, questo potrebbe aggravare “le condizioni del malato” mentre è importante che finalmente i leader europei lavorino alla definizione di un Patto per la crescita.

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