
Senza voler nulla togliere alla meritoria opera di Informare per Resistere e di Lo Sai, senza voler peccare di presunzione, aggiungerei anche il nostro blog. Siamo consci e consapevoli dei nostri limiti, ma ce la mettiamo tutta.
Condividiamo in toto l'articolo...e anche noi di C.A.U.S.A. COMUNE
Staff Fronte di Liberazione dai banchieri
I dati che abbiamo raccolto indicano che la maggioranza schiacciante degli internauti non legge gli articoli che trova in rete, questo lo possiamo dire con certezza perché i dati del sito di Informare per Resistere parlano molto chiaro: su milioni di visite la media di permanenza sul sito è di 1 minuto e 19 secondi!!!! La cosa più simpatica di questa faccenda non è tanto la dimostrazione che la maggioranza degli internauti crede di essere informata perché legge un titolo su un sito ma che tantissimi utenti riescono ad inventarsi commenti che rasentano la decenza intellettuale; certo perché commentare un articolo dopo pochi secondi dalla sua pubblicazione scrivendo parole che non c’entrano assolutamente nulla con il contenuto denota un altissimo livello di ,passatemi il termine, “somaraggine”. Come posso commentare ciò che non conosco? Come posso dare una mia opinione su di un articolo senza valutare i suoi contenuti? A supporto della mia tesi anche la risposta che ho ricevuto da Luca Bottura, speaker di radio Capital in una mia lettera aperta, qualche settimana fa. C’è un altro dato molto divertente, la volontà di trasportare la politica in rete, come dice e sostiene un noto comico Genovese che ha fatto della rete il suo baluardo con la frase “in rete trovate tutto!”, appunto. Con questa frase si avvicina molto il concetto di rete con quello di televisione, forse è per questo che i navigatori, ad oggi utilizzano il mouse come un telecomando, forse è colpa soprattutto dei social netwoork come Facebook che offrono spesso note di pagine raccapriccianti, con una frase buttata lì e condivisa centinaia di volte, forse è questo quello che il popolo di internet vuole, forse noi stiamo sbagliando tutto e forse io sto solo perdendo tempo a scrivere questo articolo perché a questa riga non ci arriverà nessuno. Potrei anche essere in accordo con il comico quando dice che “la rete è la svolta”, poi leggo i dati del sito e capisco perché lui per tornare sulla cresta dell’onda, dicendo a volte anche cose condivisibili, ha avuto bisogno di Santoro e non del suo blog. Questo non è un articolo scritto per far arrabbiare i tifosi di uno piuttosto che dell’altro ma spero serva a molti per riflettere prima di dire “io sono informato, leggo internet tutti i giorni”, perché se davvero la volontà è quella di leggere un titolo tanto vale farsi prendere in giro dalla stampa cartacea alla modica cifra di un euro al giorno. Meritano un accenno, però, anche tutti quegli utenti che ci seguono, si informano e spesso ci aiutano a migliorare il nostro lavoro, a loro un ringraziamento speciale. Informare per Resistere e Lo Sai, con il loro tentativo ed i loro commenti un po' folle sono la provata dimostrazione che in Italia la gente che s'informa su internet rispecchia il paese. E si divide, essenzialmente in coloro che vanno alle mostre dichiarate da "repubblica" "di moda" e girano per la sala senza che non gliene freghi un cazzo e quelli che come ascoltano di un dissidio o di una dialettica sentono l'irrefrenabile bisogno di schierarsi da una delle due parti, senza ponderare, senza eliminare socraticamente i pregiudizi e tantomeno andando a cercare conferma sui siti esteri, anche perchè non sanno le lingue.
Restiamo umani.
Fonte:il-bisbetico 

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