New economy, grande rete, commercio elettronico, insomma nuove tecnologie che “rivoluzionano” l’esistenza.
In una frase: nuovo ordine mondiale.
Eppure il divario tra chi possiede ed accumula sempre più e chi non ha nulla, aumenta a dismisura. Nella società cybernetica lo spartiacque non è solo più il possesso, ma anche l’accesso. Il divario tra i paesi ricchi e quelli poveri (sempre più depredati di risorse e materie prime) diventa sempre più grande, consolidando un isolamento sempre maggiore.
Nell’era dell’accesso per l'industria non è tanto importante vendere un prodotto quanto poter gestire, commercializzare e comprare il nostro tempo. Inquietante vero?
Ma siamo già immersi fino a collo in questa deriva.
In altri termini: il sistema di potere compra il tuo tempo.
Il pericolo incombente?
La cultura stessa diventa una “risorsa” che noi utilizziamo, sfruttiamo e trasformiamo in business. Ossia, la cultura viene trasformata in ossessivo intrattenimento.
E’ possibile sopravvivere in un mondo dove le relazioni vengono com-mercializzate, dove il nostro tempo viene comprato a poco prezzo? Io credo di no.
Il 62 per cento della popolazione mondiale non ha mai fatto una telefonata e il 40 per cento non ancora la possibilità di usare l’energia elettrica.
In realtà la new economy è stata fabbricata per una parte minoritaria dell’umanità: un 20 per cento di popolazione che può permettersi di trascorrere, senza difficoltà, dal mondo reale a quello virtuale.
Non a caso miliardi di persone muoiono di fame, per sete e a causa di malattie facilmente curabili. E il sistema non muove un dito: il sistema ha creato queste condizioni di sterminio lento ma inesorabile.
Qual è il fine della guerra ambientale in corso? Semplice: una drastica riduzione della popolazione mondiale.
E' in corso da tempo una sempre più virulenta selezione della specie umana.
Già, ma chi se n'è accorto, se incombono distrazioni e distorsioni continue?
Gli eventi più pericolosi sono banalmente sotto gli occhi delle masse abbindolate. Apriti cielo.
di Gianni Lannes
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