IL MONDO====================================================================“Se abbattesimo l’uso della cocaina e chiudessimo per decreto internazionale sancito dall’Onu in seduta plenaria tutti i siti online che promuovono e praticano il gioco d’azzardo, è altamente probabile che in un brevissimo lasso di tempo comincerebbero a restringersi e diminuire il numero di persone, società, istituzioni che speculano ogni giorno nella finanza sui derivati, contribuendo così a risolvere il problema del disavanzo pubblico delle nazioni”. A scriverlo non è un blogger dotato di particolare fantasia ma il professor Hopkins, capo ricercatore del Mental Research Institute di Palo Alto."====================================================================
di Germano Militefonte: you-ng
Hopkins, come ci ricorda Sergio Di Cori Modigliani nel suo imperdibile libro “Unfuck” (62 pagine che potrebbe cambiare il vostro modo di vedere e vivere il mondo), aveva infatti presentato all’Organizzazione Mondiale della Sanità un rapporto sulla diffusione della cocaina nel mondo occidentale e sull’incremento preoccupante della ludopatia, una patologia che solo in Italia, dal 2007 al 2011, ha registrato un incremento del 1500%. Lo studio del prof è stato bocciato ed al gruppo di ricercatori sono stati sottratti i fondi. A questo punto vogliamo pensare che Hopkins fosse un pazzo e che le sue conclusioni fossero del tutto errate e fuorvianti.
Qualcuno però dovrebbe spiegarci come mai, da quando sia la finta destra che la finta sinistra italiana hanno approvato la liberalizzazione il gioco d’azzardo, questo settore è cresciuto fino a superare quello della moda e quello culinario e a piazzarsi addirittura al secondo posto come fatturato prodotto. Prima dei casinò online, delle slot machines e dei vari enalotto,superenalotto e compagnia poco bella, nel nostro paese, c'è infatti solo il settore manifatturiero (che per la cronaca è il secondo più grande d’Europa e tra i più importanti al mondo).
L'ENORME RISPARMIO PRIVATO ITALIANO: 9000 MILIARDI DI EURO
Ma questi sempre più numerosi ludopatici, identici in tutto e per tutto a dei cocainomani, dove trovano tanti soldi da buttare? Anche in questo, l’Italia, si presenta come un terreno molto fertile per gli speculatori e i “risucchiatori di risorse economiche”. Come ricorda anche Il Sole24Ore, infatti, il Bel Paese “possiede una ricchezza finanziaria netta delle famiglie pari nel 2010 al 175%”, a fronte di una media europea del 132,7%. In numeri e confrontando il nostro debito pubblico di quasi 2000 miliardi di lire, ci basti sapere che gli italiani hanno conservato sotto i materassi e nelle banche ben 9000 miliardi di euro. Ovviamente, più navighiamo nei mari d’austerity, più le differenze tra chi ha tanto e chi sempre meno aumentano.
Quei 9000 miliardi di euro, infatti, che potrebbero ripagare in un solo giorno tutto il nostro infinito debito pubblico, sono posseduti da una cerchia sempre più ristretta di benestanti, ricchi e super-ricchi. Data la tradizionale predisposizione verso l’evasione fiscale e l’altrettanto tradizionale scarsa coesione sociale con allegato miope individualismo, appare piuttosto improbabile l’ipotesi secondo la quale chi annega nel denaro sia pronto a sacrificarne una piccola parte per migliorare la vita di tutti (come è accaduto in esempio in California grazie alla proposition 30). E così cosa succede? Che tra i benestanti aumenta considerevolmente il consumo di cocaina ed il gioco d’azzardo, con tanti piccoli e medi risparmiatori che depauperano piccole e medie fortune giocando al casinò online ed alle slot machines. Oltre a loro, poi, c’è un esercito di semi-poveri che “investe” parte dei propri risparmi nell’acquisto di gratta e vinci (che andrebbero soprannominati “gratta e perdi”) e partecipando ai vari "turista per sempre" et similia. Il tutto, procura un fatturato multimiliardario che però finisce sempre nelle tasche dei soliti (non sempre) noti; nel 90% dei casi pluri-evasori o addirittura veri e propri criminali ed impoverisce non solo economicamente ma anche culturalmente tutta la nostra struttura sociale.
E' NECESSARIO UN MONDO DI SCHIAVI-BISOGNOSI
Il ludopatico, come abbiamo detto, è uno schiavo del bisogno proprio come il cocainomane. Rinuncia a pensare, sognare e programmare la propria vita e vive nell’esclusivo e schiacciante bisogno di ottenere altra droga. E’, appunto, l’opposto dell’uomo libero. si accontenta delle briciole ed utilizza esclusivamente la parte cerebrale deputata alla ricerca della gratificazione e breve termine. Immaginate quanto sia quindi prezioso, per l’oligarchia finanziaria che controlla il mondo in maniera sempre più stringente e sfacciata, riuscire a diffondere la ludopatia a livello trasversale e globale. Diseducare la gente al desiderio ed al raggiungimento di obiettivi concreti ed abituarla alla soddisfazione esclusiva di un bisogno.
L'EVOLUZIONE MOSTRUOSA DEL CAPITALISMO
Il bisogno rende schiavi, il desiderio-sogno è agli antipodi e rende uomini liberi e quindi potenzialmente fastidiosi per chi vuole evitare il confronto in un mercato sul serio libero e non truccato. Del resto più uomini liberi significa più menti critiche che spendono in maniera meno scriteriata ed esigono redistribuzione di redditi e profitti. Sempre ricordando Modigliani, occorre quindi sapere che, il nuovo mostro capitalista che ci calpesta giornalmente, è molto diverso da quello che pre-crisi. Divora tutti, anche i grossi imprenditori e non solo i dipendenti e defeca briciole che servono a mantenere la popolazione ai livelli minimi di sussistenza.
Se non si crea un’alleanza salda tra industria e lavoratori, se si continua con questa ottusa contrapposizione anni 70 tra sindacati ed ingordi imprenditori, in pochi sopravviveranno al saccheggio di sovranità democratica e libertà individuale che è già in atto da ben prima dello scoppio della crisi. Ci hanno convinti che l’autostima e la soddisfazione dei nostri bisogni devo stare al primo posto con un intento preciso: renderci schiavi individualisti. La verità è che capacità di autocontrollo e solidarietà cooperativa sono gli unici due binari da seguire per evitare il deragliamento di massa. Siamo ancora in tempo, svegliamoci. Giochiamo meno, sogniamo e progettiamo di più esistenza migliori di quelle che conduciamo
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