di Federico Gasperini
La sostenibilità è ancora tutta da dimostrare, ma si fa crescente la voce di una risposta alla crescente esigenza di cibo dovuta alla crescita mondiale della popolazione (9 miliardi le persone previste al mondo nel 2050) proveniente proprio dalle città dove risiederà l'80% della popolazione.
Nelle aree urbane infatti si pensa di sviluppare l'agricoltura attraverso i ''grattacieli serra'' (il primo dei quali è già in costruzione in Svezia), un nuovo sistema di coltivare che riduce drasticamente la superficie di terreno occupato e non ha bisogno di terra. Senza pregiudizi è opportuno valutare attentamente questa proposta, considerato che secondo i dati Fao entro il 2020 sarà disponibile solo la metà dei terreni arabili pro-capite che c'erano nel 1960, area che si dimezzerà ancora entro il 2050 se non migliorerà la qualità del suolo.
Con le cosiddette "fattorie verticali" in grado di ospitare, su decine di piani e direttamente nei centri urbani, molte colture diverse, potrebbero aumentare sensibilmente i raccolti (la crescita sarebbe assicurata tutto l'anno), e dato che si tratta di serre ''protette'' risulterebbero inutili pesticidi o altri prodotti chimici ora ampiamente usati per contrastare insetti e piante infestanti.
Attualmente all'avanguardia nel settore dei ''grattacieli serra'' è appunto la Svezia (altre esperienze si stanno attivando anche in Giappone, Singapore, Cina e Usa). Nel Paese Scandinavo, a Linkoping, la società Plantagon sta costruendo una struttura di 54 metri di altezza che riduce al minimo la necessità per le coltivazioni, di energia, acqua e pesticidi.
Inoltre secondo l'azienda si riduce anche l'impatto ambientale della filiera in quanto i prodotti vengono consegnati direttamente ai consumatori in città con costi di trasporto ridotti al minimo. Nelle fattorie verticali, spiegano i progettisti, la semina avviene nei piani più alti. Non serve la terra, perché la crescita è assicurata dall'uso di acqua opportunamente arricchita di minerali.
Durante la crescita le verdure vengono portate nei piani più bassi e quando sono a giusta maturazione si trovano a livello del terreno. La produttività è molto elevata: fino a 300 chili di raccolto per metro quadro, quindi un grattacielo serra di 25 piani può così assicurare una produzione sufficiente per 350mila persone. Entro il 2014 l'edificio svedese dal design avveniristico, obliquo per meglio assorbire la luce solare, dovrebbe essere in grado di produrre una vasta gamma di verdure a foglia verde, tra cui insalata, spinaci, e sedano bianco.
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