Così, un’indignazione generale pervasa di allarmismo, di rabbia e di vendetta, travolge come un’onda tsunami la Rete, inondando siti, blog e social network di notizie raggelanti sullo stato del pianeta, sull’economia globale capitanata da un “nuovo ordine mondiale” che ridurrà l’umanità in schiavitù.
Dati allarmanti sulla produzione industriale, sulla disoccupazione, sulla qualità della vita – e inquinamento, contaminazione, patologie tumorali, centrali nucleari, scie chimiche, signoraggio, guerre, torture, traffico d’organi, droghe, pedofilia, prostituzione, alimentazione ecc, una lista talmente lunga di tragedie da oscurare ogni orizzonte di futuro. Un quadro angosciante, che rappresenta perfettamente la nostra realtà ma che, di fatto (tranne rare e retoriche eccezioni), nessuno è in grado di condizionare e sovvertire, imprigionati come mosche dalla grande ragnatela.
Solitamente, e secondo un meccanismo logico di causa/effetto, alla presa di consapevolezza corrisponde un’azione pragmatica di forza, di cambiamento, di sovvertimento di ogni preclusione al diritto di libertà – una riforma delle scale di valori e dei parametri di riferimento, sulla base degli autentici bisogni dell’uomo e del significato ultimo dell’esistenza – ma nulla di tutto questo accade!!!
In realtà, questa sterile opera di sensibilizzazione informatica, non si traduce in nulla di concreto e tutti, nascosti dietro il loro PC e lontani da occhi indiscreti, insistono e persistono nel conservare le loro abitudini e dipendenze, ben lontani dall’idea di minimamente modificare il loro stile di vita e comportamenti – un branco di asini che ragliano alla luna in attesa del miracolo divino che metta fine ai loro problemi privati e personali.
Nel frattempo degustano una velenosa merendina industriale, ipnotizzati dalla nuova puntata del “grande fratello” – altri che ucciderebbero la madre pur di non perdersi una qualsiasi partita di calcio e risparmiano sulla spesa per rinnovare l’abbonamento a Sky – altri sfigati che tentano la fortuna davanti a diaboliche macchinette mangia soldi o giocando i numeri al lotto rinvenuti sulla porta del cesso di qualche autogrill. Psicopatici che trascorrono ore e ore parlando al cellulare, vomitando infinite parole senza che una sola, una soltanto, sia di conforto alla loro spaziale solitudine. Se solo incassassero un centesimo per ogni minuto di conversazione sarebbero ricchi! Con un tumore al cervello ma ricchi.
Ed è questo il motivo per cui io mi incazzo e impreco! Un lusso questo mio, che in pochi si possono permettere, se non si é liberi, coerenti, e traboccanti d’amore per gli uomini e per la natura. Individui, che agiscono ancora prima di pensare e che alle parole antepongono i fatti e la passione per la verità.
Piaccia o meno, dobbiamo prenderne atto! La capacità del Sistema Potere di avere sovvertito ogni regola, logica e ragionevolezza a suo esclusivo vantaggio, ha dello straordinario – del demoniaco. E’ stato in grado di ridurre in schiavitù e piegare al suo volere la nostra anima e il nostro spirito, di omologare i nostri comportamenti e pensieri e, allo stesso tempo, ci ha fatto credere di essere liberi. Un eccellente esercizio di illusionismo applicato alla realtà dai risultati inimmaginabili e dagli effetti apocalittici.
Ma un tale maleficio si spinge ben oltre il limite della comprensione umana, per sconfinare nella sfera dell’assurdo, di pertinenza dell’antimateria: dove l’eccezione trasfigura in regola comportamentale e relazionale, la licenza si fa libertà, mistificazione la verità, e il contraffatto spodesta l’originale, ritenendolo anacronistico e obsoleto.
Quale stupido, dunque, può ancora credere che sarà la fame di pane a ricompattare le masse occidentali consumiste e accendere rivolte e sommosse contro il Sistema Bestia?
Non è forse più plausibile e drammaticamente reale, credere (visto il livello di omologazione e di dipendenza dal Sistema) che l’inevitabile e imminente ribellione sociale del mondo occidentale, sarà scandita al grido di “prendeteci tutto, ma non il cellulare – ridateci le fabbriche, ma non fateci zappare”?
Lo scollamento radicale dell’uomo dalla terra, è la sola e vera causa della tragedia umana, morale e di civiltà che, presto, esploderà in tutta la sua potenza con tutte le conseguenze del caso.
Per tutto questo (con il senno di poi) avremmo dovuto investire in beni duraturi, essenziali e non soggetti a contraffazione, immuni da ogni possibile interferenza industriale che ne potesse contaminare la loro natura.
Questi sacri doni che, fin dall’alba dei tempi, hanno determinato la condizione umana e le sue imprescindibili e originarie ragioni, si attestano negli elementi di, Terra, Acqua, Aria e Fuoco, in virtù di un quinto, fondante, creatore e generatore di ogni cosa che, nella Fede, esprime tutta la sua potenza e natura trascendente: Dio -
Ma questa è un’altra storia!
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