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venerdì 19 aprile 2013

I LAVORATORI SEMPRE PIU' CONTROLLATI A DISTANZA


Se si parla di controllo dei datori di lavoro sui dipendenti vengono in mente le storie delle mega-fabbriche asiatiche o dei lavoratori-schiavi nel Golfo, persone che da spesso vivono all’interno dell’azienda, che scandisce i tempi della loro vita e di quello che è loro permesso .
IL TELECONTROLLO -  Ma oggi nei paesi sviluppati i datori di lavoro hanno altre opportunità, offerte dall’evoluzione della tecnica. Leggono le email, controllano l’uso dei computer e dei dispositivi mobili e con questo la posizione dei lavoratori e c’è di più. In Italia il controllo del lavoratore è vietato, ma negli Stati Uniti è permesso quasi ovunque, solo 6 stati fanno eccezione.
IL GRANDE FRATELLO - I datori di lavoro possono spiare i lavoratori senza neppure farglielo sapere, al punto che un giudice di New York ha stabilito che persino piazzare un ricevitore GPS sull’auto del dipendente di nascosto è lecito. Il governo americano ha bisogno dell’autorizzazione di un giudice per farlo, i datori di lavoro no. I datori di lavoro possono controllare i loro dipendenti fino al punto di farsi consegnare le password dei loro account sui social network, è perfettamente legale.
COME ROBOT - Un’opportunità che le aziende non si lasciano sfuggire, come quella di mettere il naso nel comportamento sui social network dei propri dipendenti, che possono persino essere obbligati a fornire le loro password. Secondo la Gartner Inc.  entro il 2015 il 60% delle corporation americane lo farà, ora sono il 10%. Un controllo che si estende fino a dotare i lavoratori di videocamere ed auricolari per poter in ogni momento osservare quel che fanno ed intervenire con opportuni “consigli”.
INCUBO IN ARRIVO - Per questo progetti come il “Citizen Evolutionary Process Organism” (C3PO) appaiono davvero inquietanti. Un programma per monitorare la salute che si rivela capace di registrare diversi parametri vitali e le reazioni agli stimoli ambientali in tempo reale. Una massa di dati che poi le aziende possono usare per migliorare le performance dei dipendenti o semplicemente usare contro di loro.

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