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venerdì 19 aprile 2013

LA CROAZIA E' PRONTA AD ENTRARE NELLA UE


 Parlamento europeoLa Croazia è pronta per entrare nell'Ue  
La Croazia è sulla buona strada per diventare il 28° stato membro dell'Unione europea il prossimo 1° luglio, secondo quanto affermano i deputati in una risoluzione approvata ieri  giovedì 18 Aprile. Nel testo, si sottolinea la stabilità della democrazia croata, l'economia sociale di mercato e la capacità del Paese di adempiere agli obblighi di adesione, e si invitano gli ultimi due stati membri che devono ancora ratificare il trattato di adesione a farlo senza indugio. La Croazia non può entrare nell'UE fino a quando tutti gli stati membri non abbiano ratificato il trattato di adesione. Finora, 25 paesi hanno completato il processo di ratifica, Danimarca e Germania devono ancora farlo. Il Parlamento europeo ha dato il proprio consenso all'adesione della Croazia il 1° dicembre 2011. "Il percorso della Croazia verso l'adesione all'Unione europea – che ha comportato una profonda trasformazione di tutti gli aspetti delle politiche pubbliche – sta per finire. L'adesione della Croazia renderà l'Unione europea più forte e più sicura", ha detto Libor Rouček (S & D, CZ), relatore. "Il successo della Croazia manda anche un segnale incoraggiante agli altri stati candidati e aspiranti tali della regione."
 Un ruolo costruttivo nella regione                                                         
Secondo i deputati, la Croazia dovrebbe svolgere un ruolo attivo nel processo di stabilizzazione e integrazione europea dei Balcani occidentali e condividere la sua esperienza con gli altri paesi. Il Parlamento ha insistito sul fatto che le questioni bilaterali non devono essere utilizzate per ostacolare il processo di adesione dei paesi candidati ed hanno invitato la Croazia a impegnarsi attivamente con i paesi vicini per risolvere tutte le questioni ancora aperte. "I deputati - si legge nel comunicato -sostengono con favore i passi compiuti dalla Croazia e dalla Serbia per migliorare le loro relazioni, così come il protocollo d'intesa firmato con la Slovenia sulla risoluzione del caso Ljubljanska Banka".
 No a restrizioni eccessive della libertà di movimento                      
I deputati hanno infine affermato come le restrizioni all'accesso al mercato del lavoro si siano rivelate dannose per il benessere degli stessi Stati membri che le hanno imposte e hanno dunque chiesto agli Stati membri di utilizzare tale possibilità solo quando strettamente necessaria. La risoluzione è stata approvata con 529 voti a favore, 36 contrari e 39 astensioni.
 L'Osservazione della redazione                                                                
Certo, enfasi d'allargamento a parte, risulta davvero curioso vedere come dietro l'euro-euforia del governo e dei vertici dell'Ue, in realtà il popolo croato dimostri una sostanziale indifferenza verso l'Ue – oggi ancor più dei mesi scorsi – e verso il progetto comunitario nel suo complesso. Altra osservazione riguarda poi la pseudo crisi. Ci chiediamo la florida e giovane Croazia sarà risucchiata in questo folle vortice incentrato sulle menzogne? I Paesi dell'Eurozona sempre più decisi ad evadere dall'eurogabbia sembrano non aver dubbio in merito.

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