L’Express ci parla dell’evoluzione del caso Snowden e di nuovi documenti che rischiano di rivelare la portata dei programmi di controllo della Nsa in quanto spiegano un nuovo progetto, chiamato XKeyscore, che permette di di controllare email, chat e dati di navigazione di milioni di persone senza autorizzazioni.
IL PROGETTO XKEYSCORE - Le rivelazioni, diffuse dal Guardian, spiegano come XKeyscore sia in grado di monitorare “quasi tutto ciò che una persona possa fare su internet”. Il direttore del dipartimento d’intelligence, James Clapper, nella sua opera di resa pubblica di alcuni documenti poco prima di un’audizione al comitato giudiziario del Senato, ha giustificato il progetto definendolo un “atto necessario nell’interesse di una maggiore trasparenza”. Durante l’udienza, tenutasi mercoledì mattina, il numero due del Dipartimento di Giustizia, James Cole, ha spiegato che l’intenzione del governo era quella di verificare se vi fosse un rapporto tra numeri di telefono monitorati ed associazioni terroristiche.
LA RICHIESTA A VERIZON - Se questo rapporto non fosse stato provato -ha continuato Cole- sarebbe stato impossibile monitorare il traffico telefonico. Rapporto provato da un’autorizzazione rilasciata il 25 aprile 2013 dalla Fisc, il tribunale di sorveglianza il cui compito è quello di monitorare l’attività estera negli Usa, nel quale si richiede alla compagnia telefonica Verizon di offrire tutti i metadati, ovvero il numero chiamato e la durata delle chiamate, degli ultimi tre mesi da parte di tutti i clienti della società Usa. Un altro documento, datato 2011 ed ora declassificato, rappresenta una specie di appello per un rinnovo dell’autorizzazione con tanto di dati monitorati a mo’ di esempio.
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