Il caso legato ad UBS nel 2009 ha letteralmente fatto da apripista per l'accordo raggiunto sull'evasione fiscale tra Svizzera e Stati Uniti. All'epoca dei fatti la più grande banca svizzera dovette sborsare circa 780 milioni di dollari come 'multa' per aver favorito l'evasione fiscale di molti contribuenti americani.
Da quel momento il Fisco U.S. ha messo in atto una vera e propria 'caccia' nei confronti di tutti gli altri istituti svizzeri: il dubbio di un comportamento simile a quello di Ubs era, infatti, decisamente lecito. Le indagini, ovviamente, si sono focalizzate - in primis - sugli istituti svizzeri maggiori: nella lista dei numi illustri sotto indagine spiccano quelli di Credit Suisse e Julius Bär.
Le crescenti pressioni hanno quindi portato ad un accordo quadro sulla questione: il patto stipulato riguarderà principalmente circa 300 banche svizzere che, al momento, non compaiono "under investigation". Il patto non sarà - ovviamente - indolore per gli istituti svizzeri che dovranno, onde evitare plausibili indagini del Fisco americano e conseguenti multe formato 'monstre', fornire tutti i dettagli delle loro attività transfrontaliere e, ove necessario, pagare le dovute multe.
Eric Holder, procuratore generale US, commenta come l'accordo riporti "indietro i dollari in tasse dall'intero globo al Tesoro statunitense (...) Questo programma migliorerà significativamente il lavoro del Dipartimento di Giustizia nell'ottica del perseguire chi cerca di evadere nascondendo i propri assets fuori dagli Stati Uniti".
La Svizzera incoraggerà le banche a sfruttare l'accordo appena stipulato nell'ottica della chiusura di un 'contenzioso' che dura ormai da anni. Verrà stipulato, con le banche aderenti, una sorta di patto di non belligeranza con gli Stati Uniti: il tutto, ovviamente, porterà ad una profonda analisi delle attività delle banche sul territorio degli States ed al pagamento del 'dovuto'. I dettagli numerici portano in ballo tutti i conti 'nascosti' sopra i 50mila dollari ed il distinguo, per quel che concerne la multa, riguarderà la data di apertura del conto.
I conti esistenti da prima del primo agosto 2008 daranno seguito ad una multa pari al 20% dell'intero aggregato in dollari dei volumi 'nascosti. Il secondo scatto avverrà per tutte le date successive al 28 febbraio 2009: per loro la percentuale sale al 30%. Chiude in 'bellezza' il segmento più recente dei conti che porterà la multa fino al 50% dell'intero aggregato. Gli evasori sono stati avvisati.
di Alessandro Proietti
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