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mercoledì 30 ottobre 2013

INTERVISTA AL FIGLIO DELLA SUPER SPIA CHE PORTO' GLADIO IN ITALIA

"Non ci sono regole: questo è il problema. Le tecnologie sono progredite e hanno lasciato indietro la legge. E forse gli americani non comprendono nemmeno la gravità della cosa".

Carl Colby, documentarista e produttore, è soprattutto il figlio di una delle spie più misteriose d'America, quel William che fu militare infiltrato nell'Europa nazista, fra gli organizzatori di Gladio in Italia, poi in Vietnam e infine direttore dell'agenzia dal '73 al '75 dopo il terremoto Watergate. Al padre ha dedicato un film, The man nobody knew, l'uomo che nessuno conosceva, che ripercorre 50 anni di storia d'America. E 50 anni di bugie.

Non è sempre stato così? Stati che spiano altri Stati?
"Nel dopoguerra c'era una comprensione implicita, ognuno spiava il governo dell'altro ma in fondo si faceva lo stesso gioco. Ora è diverso. E trovo questo episodio particolarmente sgradevole".

Perché?
"Per la storia personale di Angela Merkel. È significativo e terribile che questo sia successo a lei, una donna cresciuta nella Germania dell'Est, all'ombra della Stasi, in un Paese dove il 50 per cento dei tedeschi spiava l'altro 50 per cento. Purtroppo non so quanto nel mio Paese ne siano coscienti".

L'America è distratta?
"L'America non ha avuto esperienza con regimi fascisti e occupazioni, al contrario di voi europei. L'esperienza degli americani in questo senso si ferma a 200 anni fa, ai soprusi degli inglesi".

Possibile che Obama non fosse informato dello spionaggio ai danni dei leader alleati?
"Sì, è possibile. Il presidente può non essere a conoscenza di quello che fa la Nsa: o, diciamo meglio, può anche non essere interessato a sapere da dove provengano le informazioni...".

E pensa che su questo la gente gli creda?
"C'è molto scetticismo. Ora la storia è finita su tutti i tg e la gente si fa domande. Un presidente come lui dovrebbe avviare una discussione aperta su questo. Discuterne al Congresso, invece di respingere le accuse".

Perché Obama non si smarca dai suoi predecessori?
"Perché sostiene questo sistema. Usare questo tipo di spionaggio equivale a fare la guerra usando i droni: non devi impegnarti troppo, non devi andare a fare la guerra in senso tradizionale. Diciamo che paghi altri prezzi: eccoli".

Non c'è sicurezza senza privacy?
"Con le nuove tecnologie la privacy non c'è più. In questo senso abbiamo già perso. Il decano dei senatori democratici, Patrick Leahy, dice che il prezzo per preservare le nostre libertà sarebbe rischiare altri attacchi terroristici. Ma una volta che hai dato via la tua libertà dice, non la riavrai mai indietro. Avremmo bisogno di sentire voci autorevoli. Magari dall'Europa. Qualcuno che faccia capire agli americani cos'è stato il fascismo".

fonte: La Repubblica.it

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