Nessuno o quasi non lo dice: nel cuore della centrale giapponese dorme una "bomba" i cui effetti, in caso di nuovo sisma, sarebbero devastanti.
A causa della piscina del reattore 4, (sul tetto), un nuovo incidente può prodursi in qualsiasi momento. (SIPA)
È una piccola piscina -ma con una potenza che potrebbe provocare un disastro planetario . Un cubo di cemento di undici metri di profondità, pieno di acqua e zeppo di combustibili nucleari esauriti: 264 tonnellate di barre molto radioattive! Da un anno e mezzo, questa vasca detta di "disattivazione" riposa a trenta metri dal suolo sull'edificio pericolante del reattore numero 4 della centrale di Fukushima-Daiichi. Non è più protetto, né da un tetto solido né da muri, ma da un semplice telone di plastica bianca.
Questo scenario di apocalisse è un'ossessione per la maggior parte dei ricercatori
I rischi di una tale situazione sono incommensurabili. Se, in seguito ad un tifone, la stagione comincia fine agosto, o ad un nuovo terremoto, la piscina potrebbe svuotarsi o crollare, la catastrofe che ne risulterebbe sarebbe probabilmente senza precedenti nella storia dell'umanità. Lasciare all'aria aperta di queste 264 tonnellate di combustibile nucleare potrebbe liberare nell'atmosfera dieci volte più radioattività che l'incidente di Chernobyl, e andare anche oltre. Questo sarebbe, dicono certi, la fine del Giappone moderno e, in ogni caso, una calamità per l'insieme dell'emisfero Nord che diventerebbe gravemente e durevolmente contaminato.
Sensazionalismo? Delirio catastrofisto di militanti antinucleari? Purtroppo, no.
Questo scenario di apocalisse è diventato un'ossessione per la maggior parte dei ricercatori seri che hanno studiato il dossier. Fino a settembre scorso, il professore Koichi Kitazawa presiedeva la prestigiosa Agenzia giapponese per le Scienze e la Tecnologia (JST) che non è, anzi, l'anticamera di Greenpeace. Quest'anno, ha diretto una grande commissione di inchiesta sull'incidente nucleare del marzo 2011. "Dopo avere ascoltato centinaia di testimoni, la mia convinzione è fatta, racconta questo universitario rispettato. Alla centrale di Fukushima, il peggio deve forse ancora arrivare. A causa della piscina del reattore 4, un nuovo incidente può prodursi a qualsiasi momento, incidente che minaccerebbe la sopravvivenza stessa del mio paese."
E lo scienziato aggiunge:
"Prego affinché, nelle settimane a venire, non si abbatta sulla centrale un violento tornado stagionale."
Alto responsabile del dipartimento dell'energia sotto Bill Clinton, Robert Alvarez è stato uno dei primi a suonare il campanello d'allarme. Conferma:
"Se un terremoto o tutto altro evento dovesse colpire questa piscina, potrebbe risultare un incendio radiologico catastrofico, con quasi dieci volte la quantità di cesio 137 che si è propagato in seguito all'incidente di Chernobyl."
Notiamo che le esplosioni alla centrale di Fukushima hanno liberato solo un sesto di questo cesio emesso a Chernobyl. Detto diversamente, il crollo di questa piscina, che secondo l'espressione del fisico francese Jean-Louis Basdevant, sembra essere mantenuta in altezza grazie alle uniche "forze dello spirito", potrebbe essere sessanta volte più grave della catastrofe di marzo 2011. Questa ultima avendo provocato l'evacuazione permanente di 160 000 persone in un ragggio di venti chilometri intorno al sito atomico, si fa fatica ad immaginare ciò che "sessanta volte più grave" significa.
Una radioattività equivalente a 5 000 volte la bomba nucleare di Hiroshima!
Un professore dell'istituto di Ricerca nucleare universitario di Kyoto, Hiraoki Koide, propone un paragone ancora più spaventoso, soprattutto per i giapponesi. "Se la piscina del reattore numero 4 dovesse crollare, assicura, le emissioni di materia radioattiva sarebbero enormi: una stima prudente dà una radioattività equivalente a 5 000 volte la bomba nucleare di Hiroshima." A nostra conoscenza, nessuno l'ha contraddetto. [...]
Fonte: http://tempsreel.nouvelobs.com/l-enquete-de-l-obs/20120822.OBS0162/enquete-fukushima-et-si-le-pire-etait-a-venir.html
Traduzione: Global Info Action
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