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martedì 4 dicembre 2012

USCITA DALL'EURO: I TERRORISTI DELL'INFLAZIONE E DELLA SVALUTAZIONE - prima parte

L'uscita dall'Euro e i terroristi 
dell'inflazione e della svalutazione
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In particolare ci riferiamo alla confusione enorme che gli automi fanno con i concetti di inflazione e svalutazione, mischiando alla rinfusa il fenomeno interno di aumento dei prezzi di beni e servizi (inflazione)con il fenomeno esterno di aumento del prezzo delle valute straniere in termini di valuta nazionale (svalutazione). 
Ma chi ha già visto questi dibattiti televisivi, si sarà anche accorto che tutti gli automi di qualunque partito politico e estrazione sociale, da Tabacci ad Albertini, dal PD al PDL, dal professore all’ultimo fesso del pubblico, ragionano secondo un preciso schema mentale che si ripete sempre nello stesso ordine.
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di Piero Valerio

prima parte


Siamo assediati. Sentendo parlare in televisione tutti i membri del partito unico dell’euro (giornalisti, politici, semplici opinionisti occasionali) possiamo forse capire da dove prendono ispirazione certi scrittori di fantascienza quando devono immaginare il mondo del futuro disumanizzato, robotizzato, automatizzato. Questi adepti della dottrina mistica dell’euro non sono infatti esseri umani “normali”, “razionali”, “senzienti”, ma automi che ripetono in modo meccanico una lezioncina che hanno imparato a memoria da qualche parte e qualcuno gli ha imposto di recitare in tutte le occasioni pubbliche disponibili. Anche rileggere “1984” di George Orwell può essere utile per comprendere i metodi di lavaggio del cervello usati dalla propaganda di regime per manipolare, addomesticare e rendere docile l’opinione pubblica. Per chi non ha tempo e voglia di leggere, rivedere il film “Matrix” è sempre un buon modo di trascorrere una serata e riflettere sulla natura illusoria e posticcia della realtà che può essere creata quando si altera la verità dei fatti con credenze consolatorie e abitudini rassicuranti. Bisogna insomma imparare a convivere con gli automi e regolarsi di conseguenza, dato che l’agente Smith del partito unico dell’euro è il nostro nuovo interlocutore dialettico, politico: non un uomo, ma una macchina programmata per fare e dire certe cose. Tranquilli, questi automi al momento sono innocui, non uccidono (almeno fino ad oggi, domani chissà), ma chi vuole anche solo iniziare a ragionare sul fallimento dell’euro e le possibili alternative, deve sapere subito che si troverà presto o tardi circondato, assediato, aggredito da un esercito sterminato di agenti Smith, che come gli zombies dell’“Alba dei morti viventi” cercheranno di zittirlo e di fargli cambiare idea con le buone o con le cattive maniere.

Queste suggestioni un po’ gotiche e visionarie mi sono venute in mente riguardando con attenzione gli ultimi interventi televisivi dell’economista Alberto Bagnai a Telenova e L’Ultima Parola, dove il professore si è dovuto difendere come un leone dagli attacchi degli automi che ripetevano le loro strampalate teorie sull’inflazione e la svalutazione, senza ascoltare minimamente le spiegazioni razionali che confutavano ad una ad una quelle tesi prive di fondamento scientifico, empirico, storico. Ovviamente Bagnai non ha bisogno di una difesa d’ufficio, perché il professore si difende benissimo da solo e meglio di chiunque altro in Italia su questi argomenti, ma mi interessava solo fare un approfondimento sulla mentalità contorta e raccapricciante che avviluppa gli automi, che senza troppi giri di parole potremmo anche chiamare terroristi o criminali della democrazia. Come anche sottolineato più volte dallo stesso Bagnai, una vera democrazia compiuta si basa sulla correttezza e trasparenza delle informazioni trasmesse ai cittadini, quindi chi consapevolmente o inconsapevolmente continua a propinarenotizie false, allarmismi infondati, paure ingiustificate alla gente è a tutti gli effetti un terrorista o uncriminale. Da rimarcare infatti come Bagnai non si ponga in questi dibattiti come il sostenitore di una particolare teoria economica o movimento politico, ma solo come semplice divulgatore di verità empiriche e dati di fatto acclarati che non possono essere contestati sulla base di slogan propagandistici e meccanici, ma al massimo confutati portando altri dati, numeri, fatti più affidabili e certi. Cosa che non è mai avvenuta in questi dibattiti, perché gli automi non solo non supportano mai i loro discorsi con i dati ma nella maggior parte dei casi non conoscono neppure lontanamente il significato degli argomenti dibattuti.

In particolare ci riferiamo alla confusione enorme che gli automi fanno con i concetti di inflazione e svalutazione, mischiando alla rinfusa il fenomeno interno di aumento dei prezzi di beni e servizi (inflazione)con il fenomeno esterno di aumento del prezzo delle valute straniere in termini di valuta nazionale (svalutazione). Ma chi ha già visto questi dibattiti televisivi, si sarà anche accorto che tutti gli automi di qualunque partito politico e estrazione sociale, da Tabacci ad Albertini, dal PD al PDL, dal professore all’ultimo fesso del pubblico, ragionano secondo un preciso schema mentale che si ripete sempre nello stesso ordine. Se entriamo di più nel dettaglio e vediamo come si articola il programma che è stato caricato magari in modo subliminale in tutti questi anni di disinformazione selvaggia nella mente degli automi, ci accorgiamo subito che il loro cervello si attiva immediatamente ogni volta che un diretto interlocutore pronuncia le parole “uscita dall’euro”. Quando allo stato di coscienza arriva la frase “uscita dall’euro”, fra i neuroni dell’automa si apre una valvola o si chiude un interruttore che mette in moto una serie di frasi fatte che si susseguono nella medesima, uguale, rapida successione:

1) L’uscita dall’euro sarebbe per l’Italia una catastrofe, un disastro, una sciagura

2) Uscendo dall’euro e ritornando alla lira, la nostra moneta nazionale subirebbe una svalutazione del 30%-50% rispetto ad un’altra imprecisata moneta straniera

3) Una svalutazione del 30%-50% comporta un aumento dei prezzi interni o un’inflazione di pari entità, del 30%-50% appunto, con conseguente perdita del potere di acquisto del salario dei lavoratori

4) I tassi di interesse schizzerebbero alle stelle

5) Con la nostra moneta svalutata non potremmo più comprare le materie prime che tanto ci servono per vivere e per lavorare, soprattutto il petrolio e il gas

6) La benzina alla pompa costerebbe molto di più, nell’ordine del 30%-50% in più

7) Chi ha un mutuo in euro, avrebbe un aumento della rata del 30%-50% in più

In genere dopo aver sproloquiato a perdifiato tutte queste scemenze, l’automa di placa e si mette in disparte senza più intervenire attivamente nel dibattito, se non per dissentire o sbuffare ad ogni spiegazione o replica fornita dall’interlocutore: in fondo l’agente Smith inviato a sua insaputa o membro funzionale e arruolato della propaganda di regime ha svolto il suo dovere di spaventare e terrorizzare la gente ed è poco o niente interessato a capire come stanno realmente le cose. La fissità nello sguardo dimostra infatti che nel suo cervello si sta svolgendo intanto un progressivo processo di distacco ed estraniamento dalla realtà, dato che l’automa non vive fisicamente su questa terra ma è mentalmente proiettato ad interagire soltanto con l’universo parallelo illusorio che gli è stato impiantato nella testa fin dalla nascita o per convenienza personale ha imparato ad apprezzare nel corso del tempo. Inutile dire che nel loro mondo, il debito pubblico è la peggiore delle afflizioni che può colpire un paese, la spesa pubblica è uguale a spreco e corruzione, le tasse servono per pagare il debito e la spesa del governo, il pareggio di bilancio è cosa buona e giusta perché incoraggia gli operatori esteri ad investire in Italia. Ma tralasciando per un attimo la descrizione completa dell’universo parallelo in cui vivono questi zombies, queste mummie, concentriamoci punto per punto sul programma specifico “uscita dall’euro” caricato nel cervello degli automi. Ripeto, malgrado nelle mie parole traspaia evidentemente un po’ di sarcasmo ed ironia, l’argomento è molto più serio di ciò che può sembrare in apparenza, perché questi uomini-macchina saranno nel prossimo futuro i nostri principali interlocutori e nel bene o nel male dobbiamo quindi trovare un modo per approcciare con loro, aiutandoli magari ad uscire dal mondo illusorio in cui vivono e sostenendoli durante il percorso di riabilitazione alla realtà.

Per carità, nessuno vuole obbligare altri a disintossicarsi da una droga che reputano gradevole e indolore, perchè ognuno degli automi conoscendo quanto sia dura, complessa, austera la realtà, potrebbe decidere a buon diritto di continuare a vivere immerso nelle sue illusioni. Alzi la mano chi non adora trastullarsi nelle proprie illusioni. Anche noi, piccola minoranza, che disperatamente cerchiamo di comprendere e interpretare la realtà che ci circonda abbiamo delle illusioni e per quanto mi riguarda, posso serenamente svelarmi la mia: stravolgere il folle paradigma economico che governa le nostre vite per consentire a tutti noi di vivere realmente meglio e con meno affanni inutili ed evitabili. Tuttavia la mia illusione non presuppone una mistificazione della realtà, anzi, necessita di una conoscenza più scrupolosa, capillare, certosina della realtà per essere magari in grado un giorno di trasformarla. Esattamente il contrario di ciò che accade nella mente degli automi che confondono continuamente la dimensione della realtà con quella dell’illusione e spesso senza nemmeno accorgersene, adattano la realtà secondo l’illusione che intanto si sono costruiti nella testa, banalizzando e semplificando in modo grossolano gli aspetti più ostici e controversi del faticoso processo di conoscenza. In perfetta analogia con le leggi della robotica immaginate dallo scrittore russo Isaac Asimov, è come se la prima istruzione del programma caricato nella testa degli automi dicesse loro che il mondo illusorio nel quale vivono è il vero mondo e non ne esistono altri (principio che si ricollega direttamente al famoso TINA, There Is No Alternative, non ci sono alternative a questa impostazione neoliberista, individualistica e privatistica del mondo).

Ad ogni modo, a prescindere dalla preferenza per la realtà o l’illusione e dal grado di commistione fra questi due livelli della vita, ognuno di noi, consapevole o meno di avere fatto questa precisa scelta di campo, dovrebbe astenersi dalla tentazione di influenzare negativamente o informare scorrettamente chi invece questa scelta deve ancora farla. Per me insomma sarebbe già molto bello ascoltare un giorno gli automi dire: “Sentite gente, è vero, lo ammettiamo, la realtà è quella descritta da questi seriosi professori di economia, scienziati, filosofi, ma è una verità ruvida, spinosa, scomoda, meglio che venite a vivere nel nostro mondo illusorio, è bellissimo, non dovete sforzarvi, non dovete pensare, ma vi viene tutto già precaricato nel cervello da “altri”. Sono questi “altri” che governano il mondo al posto nostro e noi dobbiamo solo adeguarci alle loro direttive. E’ facilissimo, semplicissimo, siamo già milioni quelli che abbiamo deciso di vivere così e adesso mancate solo voi. Dai, venite con noi, vi aspettiamo!”. Sappiamo già che una simile sconcertante ammissione di deficienza mentale sarà impossibile da prevedere nel breve periodo, perché contrasta con la prima istruzione di stravolgimento assoluto della realtà del programma degli automi, i quali continueranno a vivere beatamente nel loro bel mondo parallelo illudendosi di avere i piedi ben piantati per terra e infischiandosene dei richiami e dei segnali di allarme che arrivano a fiotti dalla vera realtà.

Quindi, malgrado tutte le nostre comprensibili preoccupazioni e angosce, al momento possiamo solo limitarci a riassumere brevemente i punti fondamentali attraverso i quali sarebbe abbastanza facile smontare tutte le illusorie certezze degli automi, prendendo spunto dalle analisi empiriche dello stesso Bagnai, di Borghi, di Zezza e di tanti altri “veri” economisti (“veri” perché basano i loro ragionamenti sui veri dati di fatto della realtà, non perché abbiano la verità assoluta in tasca, atteggiamento questo che appartiene ai mistici, ai dogmatici, ai religiosi, da cui per ora prendiamo le distanze in quanto i loro insegnamenti sono più utili e adatti per descrivere “verità ultraterrene” e non le miserie di questo mondo). Ma prima di passare all’analisi logica ritengo opportuno che vediate questo video di Byoblu per capire meglio di cosa stiamo parlando e la pericolosità, pervasività, contagiosità del fenomeno di disumanizzazione in corso (mi raccomando concentratevi bene sulle facce del “falso” economista Giuricin e del politicante stralunato e confuso Borghesi).

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