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martedì 11 settembre 2012

LA MONETA UNICA MONDIALE VERRA' PRESENTATA ALL'EXPO 2015 A MILANO


di Sergio Basile
dal sito QUI EUROPA

L'intellighenzia mondialista non perde tempo e prepara quella che è la vera svolta del 2012: la progressiva ed evidente nascita di un "Governo Unico Mondiale", a partire dalla colonia Europa, posto sotto il dominio Usa. 
Quelli che  i teorici del "complotto" più accreditati o semplicemente i maggiori esperti al mondo di geopolitica e politica internazionale chiamano "Nuovo Ordine Mondiale" o "New World Order": lo stesso cui nascita si evince addirittura sulla stessa banconota del dollaro, caraterizzata – tra l'altro – dalla celeberrima piramide tronca massonica
Perchè, come ormai arcinoto, sia gli "Stati Uniti d'America" che la sua moneta ufficiale, il dollaro, nascono come creazioni totalmente ed integralmente massoniche: e tra l'altro – qualora ce ne dovesse essere bisogno – lo dimostra il fatto che la stragrande maggioranza dei presidenti Usa, come noto, sono massoni. Per non parlare della forma e della posizione geografica della stessa città di Washington e dei luoghi simbolo del potere americano: tar i quali spicca un "esoterico" Pentagono. Non passa giorno, dunque, che i  fanatici del mondialismo e di questo raccapricciante "Nuovo Ordine Mondiale" lavorino più o meno "ufficialmente" alla costruzione di questo superstato. E lo fanno con i mezzi più disparati e subdoli, utilizzando spesso e volentieri armi di controlo di massa che passano anche per il cinema, per la musica, per i media e per la stessa moda.
Un esempio lampante di questo tentativo (per ora in parte celato e – come dire – "ipotetico") di preparare il terreno a questa sorta di "impero unico mondiale" (sul quale esiste tra l'altro un'abbondantissima letteratura corredata da centinaia di prove più o meno inequivocabili) vi è anche una nuova "ventata di americanità" che si respira a pieni polmoni – come mai prima d'ora – nella calda estate italiana. Dovunque – come sicuramente non vi sarà sfuggito di notare – in qualsiasi negozio di abbigliamento, predominano immagini riconducibili a questo "Nuovo Ordine Mondiale". E, a nostro modestissimo parere, ciò non a caso! La simbologia, infatti, in questa guerra culturale è essenziale, fondamentale. Ovunque Farfalle Monarch (simbolo del controllo mentale monarch – vecchio progetto Usa della Cia); Gufi (Simbolo del pagano dio Moloch: divinità pagana con le sembianze di un gufo, ancora adorata una volta all'anno – a mò di pellegrinaggio – da molti potenti della Terra ed in maniera segretissima nel cosiddetto "Bosco Boemo", negli Usa); Teschi e Piramidi (Simboli, come noto, cari ai massoni ed alla famigerata loggia segreta "Skull & Bones". A sua volta cara ai presidenti Usa) e bandiere americane. Simboli, questi, a volte anche sapientemente e strategicamente combinati tra loro, in magliette e capi d'abbigliamento che curiosamente spopolano tra i giovani, spinti "casualmente" dai guru internazionali della "moda".
Ne siamo letteralmente invasi. Centri commerciali, gioiellerie, bancarelle, negozi, articoli per la scuola e chi più ne ha più ne metta! Qualcuno potrà obiettare a questa ricostruzione ed a questa analisi, bollandola magari come troppo fantasiosa o esagerata, ma di certo a noi non sembra per nulla casuale! Guarda caso l'amore modaiolo per questi simboli occulti ed esoterici, o comunque vicini alla cultura unica mondialista made in Usa, è scoppiato non appena in Europa e in Italia si è iniziato a parlare della creazione di un unico stato europeo, i cosiddetti "Stati Uniti d'Europa", sullo stampo e l'influenza degli Usa. E ciò, mentre l'Ue arrogava e continua ad arrogare a sé – con la complicità di tutte le istituzioni comunitatrie – e della maggioranza dei capi di governo (Mario Monti in testa) la quasi totalità degli ultimi scampoli disovranità nazionale rimasti agli stati dell'Eurozona, avviliti e umiliati da unacrisi indotta e pilotata

Il tutto è stato poi abilmente confezionato con le politiche di austerity e con il predominio della speculazione finanziaria Usa sull'Europa. Vedi gli abili magheggi delle banche d'affari (es.: Goldman Sachs) e i diktat delle agenzie di rating statunitensi (Standard & Poor's, Moody's e Fitch). Allora comprendiamo meglio ed inquadriamo con maggior perizia gli appelli allarmistici di Obama sul pericolo dell'abbandono dell'euro paventato da molti "liberi pensatori" in rappresentanza, sostegno e provvidenziale redenzione degli schiavi italiani, spagnoli, irlandesi, portoghesi, spagnoli e greci. Neo-coloni di un'Europa volutamente allo sbando. Allora capiamo forse come Draghi, Monti, Bersani, Casini & Co – ed i loro organi ufficiali, e non ufficiali, di stampa – vadano blaterando sui rischi dell'abbandono della moneta unica e sulla sconvenienza di tornare alla lira o alla dracma, accompagnando alle loro dichiarazioni veri e propri anatemi e maledizioni. Auspici di abbandono dell'euro-gabbia, al contrario, invocati da molti Nobel per l'economia, come lo stesso Paul Krugman, e da qualche raro eurodeputato, tra i quali Nigel Farage, ma anche dagli italiani Speroni, Borghezio e Allam: come fatto presente in decine di articoli da "Qui Europa" da 6 mesi a questa parte. 

Ciò mentre i banksters statunitensi ed europei tengono col cappio al collo i cittadini della colonia europea, mediante il latrocinio della propria sovranità monetaria: estorta in Italia, con pregevole savoir-faire, dal governo "Amato" con il celeberrimo decreto "Carli-Amato" del 1992, con il quale il pregevole maestro Giuliano Amato regalò il 96% delle azioni della Banca d'Italia ai banchieri privati, segnado l'avvio di una china liberticida perfezionatasi poi con l'articolo 123 del Trattato di Lisbona, con la nascita dell'euro (e dei suoi accidenti: Target 2, Euribor, predominio dei banchieri e degli industriali tedeschi) con il predominio dei privati della BCE e – oggi – con il MES e con il progetto "Stati Uniti d'Europa". Davvero un bel programmino!

Ma la vera ciliegina sulla torta che ci aiuta a mettere insieme i pezzi di un puzzle che appare ormai chiarissimo, verrà in occasione del prossimo Expo 2015 di Milano: evento che offrirà la possibilità di porre in essere il primo test sperimentale pubblico mediante la diffusione – ai circa 30 milioni di turisti previsti – della UFWC (United future world currency), denominata anche Nwo Coin o Eurodollaro: prototipo di quella che dovrebbe essere la moneta unica mondiale del prossimo futuro. 
Il coronamento del disegno mondialista promosso in tempi non sospetti dal multimiliardario statunitense  David Rockefeller, dai suoi club occulti e dal suo esercito di fidi banchieri illuminati. Una soluzione che verrà presentata a tutti come l'unica stada per uscire dalla crisi economica mondiale. Solo che a presentarla così saranno gli stessi artefici di questo grottesco baraccone "piramidale".
Dunque, come ci conferma tra l'altro il promotore dell'iniziativa, l'economista italiano Sandro Sassoli, l'euro sarebbe solo il primo passo verso l'unificazione dei popoli in un’unica area monetaria, culturale, economica (e aggiungiamo militare) mondiale. Un pretesto puro, dunque, per la nascita di un super-stato accentratore e liberticida, dove – evidentemente – l'alternativa non sarà ammessa: una sorta di "Big Brother" Orwelliano (vedi "George Orwell 1984") magistralmente descritto nell'omonimo film cult degli anni ottanta, che vi invitiamo a vedere. Davvero sconcertante, quanto profetico ed attuale!

La moneta in questione, la UFWC - è bene ricordarlo, per scandire le tappe principali del progetto mondialista – fu presentata in occasione del G8 del 2009 e creata nel nome dell'unificazione delle radici culturali e spirituali dei popoli di tutto il mondo. Per l'Italia il contributo essenziale alla veste grafica della moneta è stato dato dal professor Guido Crapanzano, rappresentante dell'équipe italiana nel gruppo internazionale di lavoro che ha scelto il design dell’euro-banconota. Lavoro sponsorizzato – tra l'altro – dal Cavalier (Silvio Berlusconi) in persona, nonché dal Ministero del Tesoro italiano. Chissà quanti teschi  e quanti gufi popoleranno in quell'ipotetico giorno l'Europa e l'Italia, o quel che ne resterebbe! Ma battute a parte, meditate gente, meditate!

Apprezzamenti – non poteva essere altrimenti, se due più due in matematica fa quattro – e consensi in vista dell'esperimento sulla moneta unica mondiale nell'ambito  del prossimo Expo milanese sono giunti a mò di lodi dalla Casa Bianca. Ovviamente – badate bene – così come avvenuto con l'euro (e ancor di più)  l'unità monetaria spingerà i grandi burattinai mondialisti verso una evidente e "necessaria" omolgazione politica, culturale e (perchè no!)religiosa (?). Magari, perchè no, sull'onda di una nuova crisi pilotata o sulle ali di un'asprimento di quella in essere nell'Eurozona. Avanti tutta, dunque, verso un unico governo, un'unica simbologia ed un pensiero unico! Che ne sarà deidissidenti politici e dei liberi pensatori! Un'idea ce l'abbiamo! Ed è purtroppo molto chiara! Una moneta che Washington "benedice" e giudica capace "di parlare un unico, comprensibile linguaggio per incoraggiare l’innato desiderio dell’umanità di spingersi sempre più lontano, di superare i limiti e muoversi verso principi di pace, libertà, fratellanza e comprensione”. 
Ma che succederà quando tali ideali si omologheranno a quelli seguiti dalle agenzie di rating statunitensi per l'Eurozona o agli ideali Usa per il Medioriente: Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, ecc.. A voi la scontata risposta! E buona fortuna!

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