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venerdì 16 novembre 2012

INTERVISTA A GIULIETTO CHIESA: I TARTASSATI


Mario Monti ha parlato di patrimoniale. Se alla fine questo governo facesse veramente una patrimoniale, che patrimoniale sarebbe?
Visto quello che ha fatto fino a ora il governo Monti, se si tratta di una patrimoniale mi aspetto una nuova stangata sui piccoli proprietari di case, non vedo altra possibilità perché se avesse voluto fare una patrimoniale la faceva subito. Ci sono 9 mila miliardi di Euro di ricchezze accantonati dalle classi e dalle categorie più ricche. Se si vuole fare una patrimoniale bisogna andare in quella direzione, quelle ricchezze non fuggono perché sono qui, piantate per terra, ma finora naturalmente non le si è voluto toccare e questo spiega perché tutta la strategia del governo Monti non ci ha portato nessun risanamento del debito italiano che, come ormai è noto, sta continuando a crescere nonostante i sacrifici inutili che vengono chiesti alle classi meno abbienti.
Patrimoniale, carburante alle stelle, disoccupazione, debito che cresce, iva che aumenti. Ma dove si va a finire?
Si va in Grecia. Io lo ripeto da mesi e purtroppo temo di avere ragione. Secondo gli ultimi provvedimenti proposti dalla Troika i greci dovrebbero ricominciare da zero, praticamente con salari di partenza minimi di 580 - 590 Euro. Ci rendiamo conto di cosa significa? Significa che la Grecia è stata trasformata in una zona speciale tipo le zone cinesi dove i lavoratori greci piglieranno più o meno quanto prendono i cinesi. Il signor Monti ci vuole portare in Cina, prima pensavo che ci volesse portare in Grecia e adesso penso ci voglia portare in Cina. Ha prodotto recessione, produrrà con questi provvedimenti nuova recessione sempre più grave rompendo definitivamente ogni patto sociale tra il potere e il popolo italiano. 

Io continuo a ripetere la mia formula: questo governo sarebbe da denunciare per istigazione a delinquere perché sta creando condizioni insopportabili, insostenibili per la maggior parte della popolazione italiana.
Il 2012 doveva essere l'anno della grande crisi. E il 2013 come sarà?
Credo che la grande crisi deve ancora venire ma non sarà in Europa, sarà negli Stati Uniti d'America perché tutto il dibattito politico attuale in Italia sembra concentrato sulla crisi dell'Europa e dell'Euro che sono evidenti, ma la vera crisi non è l'Europa, la vera crisi non è l'Euro, la vera crisi è il dollaro ed è il debito degli Stati Uniti d'America. Ora il Presidente Obama eredita un paese che nel corso dei prossimi due anni dovrà fare i conti con un debito non più pagabile, sottolineo questa parola: il debito americano non è più pagabile, il debito americano ha raggiunto il cento per cento del Pil, da questo momento in avanti l'America sarà insolvente come sono insolventi tutti i paesi occidentali. Ragion per cui credo che tra un anno naturalmente la crisi sarà diventata peggiore di adesso ma tutti dovranno per forza di cose parlare di dollaro che si svaluterà e di una crisi grave dell'intero sistema finanziario americano legato al dollaro.


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