L'utente medio usa il cellulare per almeno 30 minuti al giorno - I ricercatori hanno misurato la quantità di energia elettromagnetica emessa dalle radiazioni del telefono cellulare e assorbita sia dal tessuto cerebrale bovino che da un gel con parametri elettrici e termici simili a quelli del cervello. Secondo gli studiosi i circa 6 miliardi di utenti di telefoni cellulari nel mondo corrispondono ad un tempo di trasmissione media di circa 30 minuti al giorno ed una lunghezza media delle chiamate di circa 3 minuti per utente. L'energia delle radiofrequenze prodotte dal telefono cellulare viene assorbita dal tessuto cerebrale e convertita in calore. Gli autori hanno utilizzato la tecnica della risonanza per creare immagini in 3D ad alta risoluzione dei campi termici provocati dell'esposizione, confermando l'esattezza di tali misure con sensori per la temperatura in fibra ottica.
Esiste un metodo indolore per misurare "in diretta" gli effetti delle radiazioni del telefono cellulare sul tessuto cerebrale. E' un metodo non invasivo basato sulla Risonanza Magnetica Nucleare (Rmn) e permette di individuare le zone del cervello che “si scaldano” se soggette ai campi elettromagnetici. La ricerca è pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, ed è stata condotta da David Gultekin, del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, e Lothar Moeller, del Weill Cornell Medical College di New York.
Radiofrequenze vengono assorbite dal cervello e convertite in calore - "Gli esseri umani sono esposti ad una crescente quantità di radiazioni elettromagnetiche emesse da sorgenti come i telefoni cellulari, linee elettriche, radar e le apparecchiature mediche" spiega Gultekin. "Gli standard di sicurezza che definiscono i limiti massimi per i tassi di assorbimento specifico - prosegue - sono stati stabiliti per servire da linee guida ai produttori delle apparecchiature in vari campi, ma come è noto un ampio uso del telefono cellulare presenta la massima esposizione al pubblico delle frequenze radio".
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