ed erano a quanto pare impegnatissimi nel liberarsi di una serie di posizioni, vendite di assets riconducibili a panico da stress nell’ambito di un mercato gia’ sufficientemente spaventato. Ora, tutto questo e’ stato reso peggiore dal fatto che siano oggi disponibili delle nuove tecniche, delle tecniche relativamente nuove. Il “program trading” esiste da un certo tempo, da 10 o 20 anni, ma oggi esistono anche l”high frequency trading” ed il “flash trading”. Questi ultimi sono programmi in grado di gestire l’attivita’ di compravendita tramite computer, in grado di realizzare migliaia di operazioni al secondo, se non di piu’. C’erano personaggi impegnatissimi a vendere assets, e quindi, non appena il panico si e’ diffuso, ci si e’ ritrovati in condizioni simili a quelle verificatesi nel 1929, quest’ultimo elemento non e’ nuovo. Abbiamo numerosi personaggi che hanno dato l’ordine di contenere le perdite, e questo ordine mirante a contenere le perdite, diceva: “se il titolo sale fino a X, allora vendi le mie azioni a X”. Quindi, quando tutti questi ordini mirati a contenere le perdite si sono accumulati, abbiamo ottenuto un “effetto valanga”, una valanga di neve che precipitava verso il basso, quindi si e’ scesi a 10.000, a 9.900, a 9.800, sempre piu’ giu’ fino a quando questa valanga si e’ fermata. In quella fase, ovviamente, la Plunge Protection Team e’ entrata in azione, e questa e’ la questione piu’ ovvia naturalmente. La PPT, il gruppo di lavoro che opera per conto del Presidente sul mercato finanziario, e che opera solitamente servendosi del mercato dei futures a Chicago, luogo in cui acquistano futures per dare sollievo al mercato, ci siamo? In casi come questi, tale gruppo si impegna a mantenere il prezzo dei futures a Chicago al di sopra del prezzo del relativo titolo a New York, in maniera tale che i “program traders” operino vendendo il future, e comprando il titolo, per cui successivamente, con 200.000 milioni spesi a Chicago, e’ possibile generare acquisti per miliardi e miliardi a New York. Quindi, e’ stato questo genere di intervento che ha riportato le condizioni alla stabilita’, se vogliamo, mentre la componente artificiale di tutto questo, e’ il recupero che si e’ ottenuto, ed io sono quasi certo che entro una o due settimane si scendera’ nuovamente allo stesso livello di cui siamo appena stati testimoni, perche’ e’ esattamente questo che avviene in un mercato che e’ travolto dal panico, si scende giu’ fino ad un certo livello, per poi rimbalzare a meta’ strada, ma assai presto si tornera’ verso il basso nuovamente. Si tratta di panico diffuso a livello mondiale, ed io credo che e’ a questo elemento che le persone dovrebbero prestare attenzione, tutto questo rappresenta la seconda ondata della depressione economica mondiale, questo non e’ il risultato di una fase del ciclo economico, questa non e’ una recessione, questa e’ una crisi da collasso economico. Si tratta di una depressione economica a livello mondiale, e di una disintegrazione. La disintegrazione consiste in questo, noi abbiamo gia’ assistito ala disintegrazione di alcune banche, ma ora stiamo per assistere alla disintegrazione dell’euro, ad un collasso caratterizzato dal caos, un evento che nessuno si augura. Il caotico collasso della Banca Centrale Europea… per quanto riguarda l’euro, potrebbe trattarsi di settimane o di mesi. Io parlerei comunque anche della sterlina britannica, perche’ la posizione della sterlina britannica… loro saranno risucchiati da questo “maelstrom”, finiranno in questo grande pozzo determinato dalla bancarotta e dalla speculazione degli hedge fund. L’altro elemento da comprendere e’ che quando crollera’ la sterlina britannica, e le banche britanniche, quell’evento fara’ precipitare anche il mercato dell’euro-dollaro. Esiste una massa enorme di miliardi di dollari statunitensi che sono oggi collocati a Londra. Quindi il mercato dell’euro-dollaro, e naturalmente l’euro-dollaro e’ esattamente come qualunque altro dollaro in termini di mercato. Quindi abbiamo questo problema legato ad una grande massa di dollari che sono al di la’ delle possibilita’ di intervento del governo americano, con la regolamentazione britannica che non vale assolutamente niente. L’altra questione riguarda i prestiti interbancari in Europa che si sono praticamente congelati, si e’ fermato tutto in pratica. In altre parole, quando ci si trova in una crisi sistemica, le banche tendono a non concedere prestiti l’una con l’altra, e questo non riguardera’ semplicemente il Banco Santander, o il Banco di Bilbao, dalla Spagna, o le varie banche italiane, Unicredit, che e’ una delle maggiori banche del mondo, ma probabilmente si estendera’ alla Deutsche Bank in Germania, alla Barclays Bank in Gran Bretagna, c’e’ la Societe Generale, che ha certamente grossi problemi, alla BNP Paribas, queste ultime sono banche i cui titoli hanno perso il 5, il 6, il 7% nelle scorse settimane, ma se loro effettivamente si impegnassero a bloccare tutto, cio’ starebbe ad indicare che la stessa Wall Street finira’ per impantanarsi, e c’e’ stata appunto questa conferenza di emergenza, li’ ci si e’ resi conto di quanto spaventati siano i leader europei. I ministri delle finanze europei si stanno incontrando a Bruxelles in questo momento, e stanno lavorando a quello che e’ stato definito “fondo difensivo contro il branco di lupi”, mentre il branco di lupi sarebbe costituito dagli hedge fund…. Se si intende fermare tutto questo, c’e’ un intervento che e’ possibile realizzare, quando sei sotto attacco ad opera degli hedge fund, devi bandire gli hedge fund, e se gli hedge fund stanno utilizzando i credit default swaps, devi bandire questi ultimi. Loro faranno in modo che, faranno in modo che siano destinati 150 miliardi di dollari alla Grecia, ed e’ questo il passaggio su cui stanno lavorando, ma ora intendono anche avere a disposizione ulteriori 645 miliardi di dollari, si tratterebbe di 400 miliardi di euro, in pratica. Quindi si tratterebbe di 650 miliardi di dollari statunitensi per difendere l’euro da queste iene degli hedge fund e delle banche “zombie” “.
“Prima di tutto, il “salvataggio” non funziona, l’austerita’ non funziona, ci siamo? Dissanguare a morte il popolo greco non andra’ affatto ad incidere su tutto questo, perche’ quest’ultimo non ha assolutamente alcuna responsabilita’ in tutta questa situazione. Io credo che assisteremo ad un collasso catastrofico dell’euro, assisteremo a condizioni di panico legate all’euro… ad una fuga di capitali dall’euro. Assisteremo al collasso dell’euro, mentre paesi come la Grecia si impegneranno per tornare a monete come la dracma, in maniera da poter svalutare la moneta, e in qualche maniera cercare di salvare se’ stessi, e nel tempo… quella e’ la demagogia dei leader europei, questi ultimi dovrebbero impegnarsi ad attaccare le banche e gli hedge fund, invece di prendersela col popolo greco, ma non hanno il coraggio politico per farlo. In altre parole, questa e’ una crisi determinata dalla globalizzazione, e’ stata causata dai Soros, e’ stata causata dal desiderio di guadagnare “denaro facile”, dall’economia stile casinò, dai derivati, da tutte le cose che conosciamo. In realta’, non ha nulla a che vedere con il fatto che i greci vadano in pensione a 50 o 60 anni, o qualunque sia l’eta’ in cui vanno effettivamente in pensione. In ogni caso, si verifichera’ il collasso, il caotico collasso della valuta europea, l’euro. Ci sara’ il caotico collasso della Banca Centrale Europea, numerosi di questi paesi (europei) precipiteranno in una profonda depressione con estese sommosse a livello sociale. Successivamente, si verificheranno condizioni di panico in riferimento alla sterlina inglese, ancor piu’ tenendo conto della connessione con il mercato dell’euro-dollaro. Quando queste banche finiranno in bancarotta a Londra, cominceranno a liberarsi degli assets in euro-dollari, e quello potrebbe rappresentare l’evento in grado di affondare definitivamente il dollaro. Noi abbiamo sempre ritenuto che sarebbe stata la Cina a liberarsi del dollaro, o comunque un evento affine a quest’ultimo, io credo invece che i responsabili saranno i britannici, che si trattera’ di vero e proprio default per loro. Mentre, naturalmente, quando tutto questo si verifichera’, a quel punto avremo una crisi riferibile al dollaro negli Stati Uniti, e a quel punto ritengo che finiremo con l’assistere a condizioni di panico generalizzato legato alla Federal Reserve…. in questo momento ci troviamo esattamente nella fase del “paradiso dei folli”. In cui si dice: “Oh, abbiamo salvato il dollaro distruggendo l’euro”. Mi dispiace, ma questa e’ un’economia globalizzata, e il panico generato distruggera’ lo stesso dollaro. Si verificheranno condizioni di panico legate alla Federal Reserve, cosi’ come abbiamo avuto condizioni di panico legate alla Federal Reserve della sede di New York, nel Marzo del 1933, in maniera cosi’ acuta che la sede di New York fu costretta a ricorrere ai prestiti della sede di Chicago, e la sede di Chicago non aveva neppure l’intenzione di agire in quel modo. In conclusione, io credo che assisteremo a condizioni di panico in riferimento al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS), in altre parole, alla distruzione delle maggiori istituzioni, e io credo che tutto questo, almeno e’ questo il mio punto di vista, che tutto questo non fosse affatto pianificato, questa e’ una crisi da collasso economico dominata dal caos. In altre parole, gli anglo-americani in particolare hanno appunto tale tendenza quando intendono risolvere situazioni come questa, tentano di trovare una maniera per congelare il mercato, in maniera da poter imporre controlli sui capitali, controlli sugli scambi, e tutto quello che ne consegue, tutto cio’ puo’ avere luogo in caso di guerra, anche perche’ a quel punto hai la giustificazione politica per agire in quella maniera. Quella sarebbe una delle maniere in cui potrebbero realizzarlo. Ma sarebbe molto meglio agire preventivamente, agire ora. Moratoria del debito per la Grecia. Herbert Hoover, nel 1931, ebbe il buon senso di congelare i debiti tra gli Stati Uniti e l’Europa, tento’ di bloccare la depressione, ci fu il sabotaggio francese, mentre in questa occasione sono i tedeschi ad effettuare il sabotaggio. In definitiva, abbiamo bisogno di una moratoria sul debito, di un congelamento dei debiti per la Grecia, per la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda, l’Italia. Comunicare semplicemente che e’ possibile interrompere i pagamenti riconducibili al loro debito internazionale, per questi ultimi governi. Successivamente, l’altra soluzione e’ congelare i pagamenti internazionali legati ai derivati. Esistono 1,4 milioni di miliardi ($) di derivati tossici, congeliamoli. Semplicemente, congeliamoli…. Herbert Hoover, tra gli altri il piu’ controllato, se ci e’ riuscito lui ad imporre che la Germania, la Gran Bretagna, la Francia e gli Stati Uniti congelassero tutti i debiti finanziari intergovernativi nel 1931, allora tutto e’ possibile in una crisi come questa… L’Italia non e’ al momento in cima alla lista, ma sta guadagnando posizioni, ora. Dopo la Spagna, c’e’ l’Italia, ad esempio. In termini generali, la cronologia di questa depressione sta seguendo una successione temporale riferita agli eventi assai simile a quella dell’ultima Grande Depressione, quindi e’ in effetti trascorso comunque un anno e mezzo tra il primo grande “crash” e l’attuale collasso dell’Europa. Nel 1932, il collasso dell’Europa si verifico’ in appena 6 mesi, dall’Austria, alla Germania, passando successivamente per la Gran Bretagna che fini’ in default sull’oro nel 1931, e quell’evento rappresento’ la fine del grande sistema bancario europeo, mentre successivamente abbiamo avuto la terza ondata, che si e’ manifestata con la corsa agli sportelli negli Stati Uniti, quando tutte le banche furono chiuse tra la fine del ’32 e l’inizio del ’33. Ci siamo dentro da un anno e mezzo, piu’ o meno, tuttavia io credo che questa volta la distanza tra la seconda ondata, quella in cui ci troviamo ora, siamo infatti appena all’inizio della seconda ondata, la distanza tra la seconda ondata e la terza ondata sara’ assai piu’ ridotta, anche perche’ oggi abbiamo i derivati ed abbiamo il mercato dell’euro-dollaro, oltre ad avere un sistema economico maggiormente integrato. L’altro elemento che si sta battendo contro tutto questo e’ stato quell’enorme “salvataggio” che non era invece stato realizzato nel 1931, e che comunque ha contribuito a rallentare un po’ la devastazione. Quindi, io direi che al massimo entro 6 mesi, l’Europa collassera’ completamente, e che successivamente si verifichera’ una corsa agli sportelli in riferimento alle banche degli Stati Uniti entro un anno, al massimo un anno e mezzo, a partire da oggi. Tutto questo nella migliore delle ipotesi, io credo comunque che ci vorra’ meno tempo.”
“Trattasi di un tira e molla in forma di scontro derivante dall’utilizzo di armi finanziarie, in questa occasione. La notizia di oggi e’ che il mercato borsistico degli Stati Uniti e’ calato del 4%, il “panic selling” ha cominciato a serpeggiare, mentre l’euro e’ in rialzo, del 2%. Quindi, sembra proprio che l’attacco degli hedge fund contro l’euro si stia rivelando un boomerang, ma io credo che sia fondamentale chiedersi come sia accaduto tutto questo. Perche’ non era esattamente questo, cio’ che era previsto accadesse durante questa settimana. E’ cominciata martedi’, lo hanno annunciato martedi’. Cio’ che in realta’ hanno fatto e’ stato bandire i Credit Default Swaps “naked” sui titoli di Stato dei paesi dell’area euro. Ora, i Credit Default Swaps sono una categoria di derivati, una delle peggiori categorie, una delle piu’ tossiche. Godono di triste fama in riferimento al loro ruolo nella AIG, per il loro ruolo nello scandalo legato alla Goldman Sachs. Mentre la componente definita “naked” sta ad indicare che, quando concludi un Credit Default Swap, stai in effetti scommettendo sul crollo eventuale di uno o piu’ specifici titoli. La regola appena fissata dice, invece: non si puo’ piu’ operare una simile “scommessa” a meno che si possegga effettivamente quel titolo. Si tratta di una misura diretta contro gli hedge fund statunitensi e contro le banche, le grandi banche che hanno guidato la carica in questo senso. Cio’ che queste ultime societa’ hanno fatto con continuita’, e’ stato utilizzare questi Credit Default Swaps per attaccare i titoli di Stato greci, i titoli di Stato portoghesi, quelli spagnoli, quelli italiani, e in definitiva lo stesso euro. Quindi la Germania si e’ presentata, martedi’ pomeriggio, e ha affermato: “indovinate un po’, a partire da mezzanotte, fuso orario dell’Europa centrale, tutto questo sara’ illegale”. Hanno affermato inoltre: non potete realizzare vendite allo scoperto “naked” dei titoli delle banche tedesche. Non potete vendere allo scoperto i titoli della Deutsche Bank o di altre banche tedesche, a meno che non ne possediate i titoli e riteniate di volervene liberare in futuro. La conseguenza di tutto questo e’ stata quella di riuscire ad indirizzare le forze che generavano il panico legate alla depressione, lontano dall’euro, almeno per ora, e per quanto possiamo notare, riportando la tempesta negli Stati Uniti e sul mercato degli Stati Uniti. Anche le commodities sono precipitate pesantemente, scatenando gravi problemi sui mercati emergenti. In ogni caso, la novita’ piu’ interessante sta nel fatto che ci sia stata una convention di hedge fund predatori, che si e’ svolta a Las Vegas. I rappresentanti di questi ultimi si sono anche presentati in TV, spiegando ai commentatori televisivi quanto fossero terrorizzati, e quanto volessero tirare i remi in barca e alleggerirsi delle posizioni rischiose. In altre parole, stanno facendo in modo di ritirare le scommesse dal tavolo, ed in effetti alcuni personaggi nell’ambito di questi hedge fund si stanno lamentando del fatto che la Banca Centrale Europea stia operando una “short squeeze” (ricopertura di scoperto), tramite la quale intende spingere verso l’alto il prezzo dell’euro allo scopo di mandare in bancarotta alcuni di questi hedge fund, fino a poco fa impegnatissimi nell’attacco. Quindi si tratta di una sorta di tira e molla in forma di scontro, direi, ma credo sia anche possibile affermare che il bando introdotto dai tedeschi stia funzionando. Ora, la domanda essenziale sarebbe, cosa faranno effettivamente gli altri paesi europei? A quanto pare ci troviamo di fronte alcuni “euro-fifoni” (euro-wimps), perche’ (i tedeschi) ritenevano di poter essere imitati nel futuro immediato, soprattutto dal Presidente francese, costantemente impegnato in attacchi retorici contro gli speculatori dalla mattina alla sera. Ebbene, dov’e’ ora? Non sta affatto seguendo l’esempio tedesco. Domani e’ previsto un meeting dei Ministri delle Finanze a Bruxelles, in cui i tedeschi tenteranno di convincere gli altri paesi a seguirli, e sara’ dura tentare di averla vinta con i tedeschi, perche’ sono loro a controllare gran parte dei soldi, e tutti sanno questo.”
“Si tratta del quarto sciopero generale, ed ha avuto successo, almeno nel senso che e’ riuscito a bloccare, per un certo periodo di tempo, gran parte del paese, tuttavia, dopo 4 scioperi generali, io credo sia necessario chiedere ai leader di questi due sindacati (Unions) della Grecia, l’uno del settore pubblico, e l’altro del settore privato, qual’e’ esattamente l’obiettivo che si propongono? Ad esempio, in un paese come la Grecia, successivamente ad uno sciopero generale coronato da successo, bisognerebbe essere in grado di far cadere il governo, o quantomeno di liberarsi del Primo Ministro, eppure loro una simile richiesta non l’hanno mai avanzata, e quindi Papandreou, il “Primo Ministro dell’Austerità”, che sta seguendo “alla lettera” gli ordini del sistema bancario internazionale, fondamentalmente puo’ ancora esprimersi cosi’: “guardate, vi capisco, e addirittura simpatizzo per voi…”. Non e’ per nulla spaventato, quindi. Questi scioperi in Grecia non stanno conducendo a quelle richieste che sarebbe legittimo avanzare, ovvero combattere la speculazione internazionale e trovare la maniera per scaricare i costi della depressione su quelle banche che sono state determinanti nel causarla. Quindi, io ritengo, in definitiva, che i greci stiano girando a vuoto, potremmo certamente parlare di un popolo ormai esausto, anche perche’ dobbiamo ricordare che la Grecia e’ uno dei paesi piu’ poveri d’Europa, hanno un tasso di disoccupazione del 18%, il 20% della popolazione vive al di sotto della soglia di poverta’, e a questo ora si aggiunge il Fondo Monetario Internazionale che si e’ presentato da loro affermando: “con un tasso di disoccupazione al 18%, sara’ per voi necessario seguire un programma deflazionistico, nell’ambito del quale vi impegnerete a tagliare posti di lavoro, a tagliare i servizi pubblici, in pratica costituiremo un “regime di austerità” “. E’ una follia.”
“La Plunge Protection Team, o meglio il gruppo che opera per conto del Presidente sul mercato finanziario, e’ lo stesso gruppo che surrettiziamente compra stock, compra stock futures, sono stati questi ultimi elementi a spingere al ribasso il mercato quest’oggi, ed e’ conosciuto come PPT. In riferimento a cio’ che e’ accaduto, mi dispiace ma a Citibank potrebbe essere attribuiti numerosi dei peccati, loro stavano gia’ trattando, ieri pomeriggio, con uno o piu’ tra i piu’ importanti hedge fund statunitensi, che erano ormai in bancarotta, impegnatissimi a liberarsi di una serie di posizioni, e io ritengo che sia esattamente questo ad essersi verificato oggi pomeriggio. Da un momento all’altro, io credo che ci saranno altri hedge fund soggetti al rischio di finire a pancia all’aria, dato che sussiste il rischio di un gigantesco panic selling gia’ a partire da domani mattina. La ragione per cui l’indice e’ sceso di 1000 punti, il crollo peggiore in termini di punti (rispetto al tempo trascorso) mai registrato nella storia, e’ probabilmente attribuibile alla pratica del cosiddetto “program trading”, e dell’ ”high frequency trading”, un’altra buona ragione per bandire tanto il program trading, quanto l’high frequency trading. Io credo che, dopo quello che oggi e’ avvenuto, sia chiaro come questa debba essere definita una depressione economica mondiale di proporzioni cataclismatiche, non si tratta di una “bolla”, non si tratta di un evento legato al ciclo economico, si tratta di una crisi da collasso economico. Si tratta di una depressione a livello mondiale. Potremmo affermare che, nel 2008, siano stati gli Stati Uniti e i britannici a determinare una crisi di livello mondiale, ora non piu’, oggi c’e’ l’Europa, c’e’ il Brasile, c’e’ l’Argentina, ci sono altri paesi che contribuiscono a determinare queste condizioni, mentre i paesi dell’area meridionale dell’euro hanno un ruolo essenziale in tutto questo. Si tratta di una disintegrazione, e a cosa portera’? Portera’ alla disintegrazione dell’euro, alla disintegrazione della Banca Centrale Europea. Molto probabilmente la sterlina inglese sara’ soggetta a condizioni di panico generalizzato e alla disintegrazione, cosi’ come il mercato dell’euro-dollaro, non ci dimentichiamo di questo, perche’ si tratta di un elemento che spesso si e’ portati a trascurare. Ricordiamoci che la depressione, nell’ultima occasione in cui si e’ verificata, si e’ manifestata in 3 ondate, c’e’ stato il “Crash” di New York nel 1929, ovvero il panico in Borsa, successivamente e’ avvenuto cio’ che spesso dimentichiamo, ovvero il collasso dell’Europa, nell’estate del 1931, a partire dall’Austria, in Maggio, per passare alla Germania e all’Europa orientale, mentre subito dopo la Banca d’Inghilterra fini’ in bancarotta, il 21 Settembre del 1931, ed e’ a quel punto che parti’ la terza ondata, appunto a partire dagli Stati Uniti con il panico a livello bancario (corsa agli sportelli). In questa occasione, abbiamo avuto Lehman Brothers, nel Settembre del 2008, ora abbiamo il collasso dell’Europa, che ha avuto origine in Grecia, e continua a diffondersi a partire da li’, mentre la terza ondata sta montando a partire questa serie di condizioni, e io credo che si manifesteranno condizioni di panico legate alla Federal Reserve, al Fondo Monetario Internazionale, al dollaro, e cosi’ via. Questa e’ una depressione a livello mondiale, assolutamente. Guarda, cio’ che sta accadendo non ha nulla a che vedere con la Grecia, nel senso che non dipende dal numero delle persone che li’ va in ferie o va in pensione, dalle questioni insignificanti legate agli importi dei loro trattamenti pensionistici, o cose di questo genere. Si tratta di hedge fund, di iene in forma di hedge fund e di banche “zombie” che stanno attaccando la Grecia strumentalmente per attaccare successivamente l’euro, quindi, se fossi all’improvviso il responsabile della Banca Centrale Europea, raccomanderei, se si e’ sotto attacco ad opera di hedge fund, ovvero da parte di Soros e dei pari suoi, bandire gli hedge fund; se si e’ sotto attacco a causa dell’utilizzo criminale dei Credit Default Swaps, bandire i Credit Default Swaps. Abbiamo appena notato, a proposito delle Collateralized Debt Obligations, i “sintetici” CDO, che addirittura lo stesso Blankfein di Goldman Sachs abbia proposto di bandire questi ultimi, quindi provvediamo a bandirli effettivamente. A proposito, la stessa Goldman Sachs e alcuni dei gruppi assimilabili dovrebbero essere banditi dall’intera Europa, non vi e’ alcuna ragione per cui dovrebbero permettergli di operare. E quindi la Tobin Tax, la tassa dell’1%, la cosiddetta “Robin Hood Tax”, la tassa a vantaggio della sicurezza nelle transazioni, che dovrebbe essere imposta sui derivati e su altre forme di speculazione al fine di scoraggiarle. C’e’ inoltre il bisogno di un nuovo Glass Steagall per tenere la speculazione il piu’ lontano possibile dalle banche. Ora, spingendoci per un attimo oltre queste misure, dato che siamo messi cosi’ male, mi chiedo, cosa avrebbe fatto Herbert Hoover? E come agi’ effettivamente Herbert Hoover? Egli fu responsabile di un’unica buona scelta, e verificheremo subito quanto “cattiva” per altri si sia dimostrata. Nel Giugno del 1931, egli propose la cosiddetta “Moratoria Hoover”, ricercatela, si tratta del “congelamento” di tutti i maggiori pagamenti governativi relativi al debito pubblico, che riguardo’ Germania, Francia, Gran Bretagna, e Stati Uniti. Una misura che si dimostro’ sufficiente per bloccare la depressione e all’epoca per invertirne le tendenze. Cio’ di cui vi e’ davvero necessita’, e’ la presenza di uno statista, oggi, in grado di agire al livello su cui intervenne Herbert Hoover, perche’ da allora in avanti, nessuno ha piu’ avuto il coraggio di agire in quella maniera. Magari potrebbe farlo il Presidente francese, o altri. Un simile intervento imporrebbe alle numerose grandi potenze di impegnarsi per supportare e promuovere misure adeguate miranti al congelamento del debito pubblico a favore di paesi che di simili misure hanno necessita’, e stiamo parlando di Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia, Islanda, Lettonia, eccetera. L’altro intervento riguarderebbe il congelamento a livello mondiale dei derivati, ovvero il congelamento di 1.4 quadrilioni (milioni di miliardi di $) di carta finanziaria speculativa.”
Nessun commento:
Posta un commento