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martedì 30 luglio 2013

SOLDI REGALATI AGLI IMMIGRATI

un lucroso gioco di
“società multiculturale”
In questi giorni sta riemergendo la notizia riguardante una sorta di truffa legalizzata messa a segno da molti immigrati, grazie ad una legge del famigerato governo Amato inserita nella finanziaria del 2001, lo stesso Giuliano Amato, attuale consulente del governo Monti alle prese con tagli netti, bombardamento di tasse e spending review ai danni degli italiani.
Vediamo di capire la faccenda, si tratta di assegni sociali, incassati dagli immigrati che hanno compiuto i 65 anni e non hanno redditi oppure sono sotto la soglia dei 5mila euro annui, hanno diritto a quella che una volta si chiamava “pensione sociale”.
Quando gli extracomunitari regolari residenti in Italia con carta di soggiorno e residenza in regola, si sono accorti o sono stati informati dalle tante associazioni pro immigrazione o dai partiti di sinistra, della normativa della “legge 388 del 2000” che riconosce l’assegno sociale anche ai cittadini stranieri, non hanno fatto altro che presentare domanda di ricongiungimento familiare e far arrivare a in Italia genitori o parenti anziani.
In pratica l’extracomunitario regolare, dopo aver fatto arrivare i congiunti ultra 65enni, li manda all’Inps. Qui l’interessato autocertifica l’assenza di reddito oppure dichiara la pensione minima  nello Stato di provenienza, che deve essere certificata, e il gioco è fatto. L’Inps a quel punto eroga 395,6 euro al mese di assegno sociale, più 154,9 euro di importo aggiuntivo. In totale 550,5 euro per 13 mensilità quindi 7.156 euro l’anno, esentasse. In sostanza genitori, nonni e parenti tutti over 65 di lavoratori extracomunitari, percepiscono i 7.156 euro all’anno, senza aver mai versato alcun contributo all’Inps.
Tutto questo mentre una buona fetta di pensionati italiani, percepisce pensioni di 500 euro al mese, meno dell’assegno agli anziani stranieri e tutto questo dopo aver versato contributi e pagato tasse per una vita.
C’è poi un altro particolare che sa tanto di “beffa”: se il genitore, il nonno, il parente straniero in Italia non si trova bene, può tranquillamente tornare in patria, tanto l’assegno decorre ugualmente. E in certi paesi con queste cifre si vive da nababbi. Ma meno male che da alcuni mesi sono state adottate restrizioni e gli stranieri che beneficiano dell’assegno sociale non devono lasciare il nostro paese, ma il grande saccheggio è stato perpetrato e continua in maniera meno pesante. Le domande degli stranieri per l’assegno sociale sarebbero in costante aumento e vengono quasi sempre accolte dall’Inps, visto che la legge non prevede nè un minimo di versamenti e nemmeno un certo tempo di residenza.
Forse qualcuno leggendo questo articolo griderà al razzismo, ebbene si, questo è un vero e proprio razzismo e intolleranza ai danni degli italiani, travolti dai fasti di una camuffata “società multiculturale” che di cultura ne ha ben poca, visto che la sola che riceviamo è quella della povertà, del parassitismo e della condivisione di quel poco che abbiamo, quando sarebbe il caso che la disastrata sinistra italiana che tanto protegge l’immigrazione, pensi ai propri cittadini che stanno migrando fuori dall’Italia, costretti dai malgoverni che si sono succeduti negli anni, insieme a quelli di destra che ci hanno portato alla rovinosa caduta, accentuata dal governo Monti: la mannaia sulla testa degli italiani.
Ereditiamo una legge incredibile del “sorcio” Amato, che dimostra di fatto che la disastrosa situazione finanziaria in cui versa il bel paese, è figlia della politica e di personaggi come lui, che nonostante tutto, continua a percepire lauti vitalizi e addirittura continua ad essere presente nel governo attuale.
Mancano pochi mesi alle elezioni, speriamo nell’Italia desta che si risvegli dall’effetto della mela che ci ha fatto mangiare la strega Malapolitica.
Massimo Bovadilla

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