La soluzione, pratica, operativa e legale per risolvere perlomeno la crisi del debito pubblico DOMATTINA esiste.
Il governo italiano (o spagnolo o greco) può scambiare debito con moneta, ritirare il suo debito facendolo comprare dalla sua Banca Centrale, come fanno giapponesi inglesi e americani da un poco.
Questo non richiede scendere in piazza, sperare in una rivoluzione, pregare per un miracolo o fondare un movimento nazionalsocialista o comunista.
Basta votare nel consiglio della BCE in maggioranza (Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Belgio sono in maggioranza verso Germania, Austria Olanda e Finlandia) perchè la BCE ritiri debito emettendo moneta. La BCE accredita il conto di riserva di una banca ad esempio per 100 miliardi e le compra 100 miliardi di BTP che mette a bilancio come attività e come passività scrive “-100 miliardi” (più o meno). La BCE può farlo legalmente. Chi vende i BTP riceve in cambio un accredito del suo conto corrente in banca e la banca a sua volta riceve un incremento del suo conto di riserva presso la BCE. La BCE non ha limiti e operativi e quelli legali li supera con voti a maggioranza. E’ quello che fanno gli inglesi, americani e giapponesi. Chiaro che se non convinci i tedeschi e olandesi questi escono loro dall’euro, ma è la soluzione meno peggio.
Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Belgio votano a maggioranza che la BCE ritiri il 20% del debito pubblico europeo “emettendo moneta” (vedi sopra…).
Se Germania, Austria Olanda e Finlandia non accettano escono loro dall’euro e formano probabilmente un marco-fiorino-scellino, il quale sale subito del 40% mentre l’”Euro-latino” scende del -25%. Questo taglia le gambe alle loro economie che non esportano più creando una recessione pesante in Germania e provoca un boom economico improvviso, con inflazione al 5-10%, nel resto d’europa. E’ un ritorno agli anni ’70 e ’80 se vuoi, ma è la soluzione meno peggio. Se vuoi pregare solo prega per questa. Ma se hai gente che ti legge hai il dovere di dirlo e non di fare del catastrofismo generico
Se poi la Francia non ci sente puoi agire da solo, come Banca d’Italia anche nell’ambito dei trattati esistenti, senza uscire dall’euro. Come spiegano alcuni, vedi George Kesarios su seekingalpha di recente, il Protocollo dello statuto del sistema delle banche centrali in Europa, articolo 14.4. lo consente.
Basta essere in cinque paesi d’accordo e puoi emettere moneta anche ora!, a livello di Banca di Grecia, Banca d’Italia e Banca di Spagna.
Leggi qui:
“14.4. National central banks may perform functions other than those specified in this Statute unless the Governing Council finds, by a majority of two thirds of the votes cast, that these interfere with the objectives and tasks of the ESCB. Such functions shall be performed on the responsibility and liability of national central banks and shall not be regarded as being part of the functions of the ESCB.”
Leggi qui:
“14.4. National central banks may perform functions other than those specified in this Statute unless the Governing Council finds, by a majority of two thirds of the votes cast, that these interfere with the objectives and tasks of the ESCB. Such functions shall be performed on the responsibility and liability of national central banks and shall not be regarded as being part of the functions of the ESCB.”
Devono avere una maggioranza di 2/3 gli altri paesi per impedirtelo ALL’INTERNO DEI TRATTATI ESISTENTI, altrimenti la Banca d’Italia e di Spagna e di Grecia e Portogallo stampano EURO da domattina!.
Ripeto: Banca di Grecia, Banca d’Italia e Banca di Spagna e Banca di Portogallo e Irlanda possono emettere moneta, lire o euro o dracme o peseta, ma anche euro e usarle ritirare il proprio debito e finanziare i propri deficit o persino ridurre le tasse, operativamente e legalmente, anche domattina se vogliono.
di Giovanni Zibordi
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