Anzitutto bisogna arrivare a capire che il capitalismo e il consumismo sfrenato che oggi ci contraddistinguono sono destinati a finire e sono modelli sbagliati di vita.
Accettata tale constatazione con le relative conseguenze collettive e personali che ne derivano (moderazione di consumi e cambio di mentalità) è necessario organizzare un piano concreto e brillante per portare avanti la nostra protesta e la nostra rivoluzione.
Chiaramente nel nostro immaginario collettivo ci illudiamo ancora che le nostre ipotetiche raccolte firme, eventuali cortei o una sollevazione di massa di tutta la cittadinanza risolverebbero le cose.
Purtroppo per arrivare a ciò occorre molta organizzazione e una partecipazione attiva elevata. Vi ricordo per l'ennesima volta che stiamo parlando di cacciare persone dalle imponenti risorse che non hanno nessun genere di interesse ad ascoltare le nostre istanze essendo noi e il nostro paese solo l'ennesimo pollo da spennare, senza contare che siamo assistiti da una classe politica morta che campa su malaffari, corruzioni e vari privilegi che noi ci proponiamo di levargli e che pertanto non hanno nessunissimo interesse ad aiutarci, e così allo stesso modo gli altri vari poteri forti MADE IN ITALY le varie lobby ricche, mafie varie, religiosi corrotti e così via che campano e vivono anche meglio grazie allo status quo presente in Italia.
Finchè non entriamo nell'ottica che per lottarli bisogna svincolarsi dal sistema economico, sociale, politico che costoro hanno programmato, inventato e tuttora posseggono e dirigono da più di 50 anni ben poco possiamo fare. Inoltre per sperare di risultare vincitori occorre stilare piani concreti e una strategia di lungo termine capace di portare a dei risultati concreti.
Siamo ancora nell'ottica di poter ottenere in maniera pacifica, passiva e tramite mobilitazioni e blocchi dispersivi e a macchie in tutto il paese qualcosa.
Crediamo ancora che ci sia qualcuno che ci ascolta dai vari palazzi del potere, e ci illudiamo che qualcuno raccolga le nostre proposte. Così non è, basta illuderci ammettiamolo con noi stessi e disponiamoci a compiere scelte durature e significative al fine di portare avanti davvero la nostra lotta.
Abbiamo imponenti sfide davanti a noi poichè non si tratta soltanto di liberare il nostro paese da tali poteri ma occorre anche recuperare una sovranità e un indipendenza che adesso non abbiamo più, non in un Unione Europea così organizzata e tantomeno non con un centinaio di basi americane sparse per il paese e un impero decadente come gli USA che ci trattanto come la loro colonia, cosa che effettivamente siamo stati negli ultimi 50 anni.
La nostra sfida è riprenderci la libertà in un mondo che ogni giorno erode e cancella i nostri diritti fondamentali, un mondo che non esiterebbe a spazzarci via al minimo accenno di un reale cambiamento.
Sembra che non ci siano speranze ma io rifiuto di restare a guardare senza fare niente, e non oserei alzare lo sguardo e rispondere a chi tra i miei concittadini, i miei amici o i miei futuri figli e i futuri discendenti che abiteranno in questo paese mi chiedesse: " Perchè non hai fatto niente?
Cosa credevi di fare restando a guardare o agendo in quel modo?"
Probabilmente è un compito troppo grande per noi ma diamine siamo o non siamo uomini?
Guardate dove siamo arrivati, quante grandi conquiste e quante dure battaglie ha sostenuto l'umanità in questi nostri 4000 anni di storia! I nostri antenati con le loro poche risorse hanno costruito nel bene e nel male tutto questo, e noi con infinite risorse in più, con più conoscenze siamo diventati così fiacchi da credere che non può esserci cambiamento? che non può esserci un'alternativa?
Che non possiamo costruire un futuro diverso migliore e più giusto? Io credo che possiamo farcela, ripartendo dai nostri territori, non facendoci fermare da banali discussioni o iniziative e cercando di andare a fondo al problema e di rincorrere con tutte l'energie che abbiamo la soluzione che abbiamo in mente. Tutti insieme possiamo farcela.
CHIUDO QUESTO MESSAGGIO proponendo di istituire una data in cui confrontarci tutti fisicamente, chi può esserci, al fine di definire realisticamente obiettivi, organizzazione, coordinazione e iniziative concrete da portare avanti. Urlando senza avere in mente strategie ben precise nelle piazze non serve a niente...solo tramite una coesione forte, tramite l'impegno unitario e un obiettivo comune coincidente e portato avanti da tutti nel medesimo istante possiamo farcela. Se siamo in tal modo uniti e ben coordinati potremmo fare l'effetto di un pugno di ferro contro un portone di legno marcio..DIVISI saremo solo tanti fiori morti contro un portone ferrato. Aspetto con speranza le vostre adesioni e i vostri pensieri o proposte in merito.
Sono con voi, vostro compagno di lotta, Martin.
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