«Alle prossime elezioni penso che sia necessario un mio impegno diretto», fa sapere Silvio Berlusconi attraverso l’ennesimo libro di Bruno Vespa in uscita. E ancora: «Nessuno puo’ togliermi il diritto di restare alla guida del movimento che ho fondato, finche’ molti milioni di elettrici e di elettori lo vogliono. Ho un rapporto speciale con gli italiani che, come me, temono che la sinistra possa andare al governo e proprio per questo sento il dovere di stare in prima linea». Insomma, Berlusconi è convinto che riuscirà a partecipare alle prossime elezioni. Il come, però, non è un dettaglio.
COME BERLUSCONI PUO’ PARTECIPARE ALLE PROSSIME ELEZIONI – Ma non ci vuole tanta fantasia per immaginare come, sic stantibus rebus (e a patto che non cambino prossimamente, cosa che comunque il parlamento sembra escludere), Berlusconi potrebbe «impegnarsi direttamente» nelle prossime elezioni. Anche se è impossibilitato a candidarsi, Berlusconi può seguire tranquillamente l’esempio di Beppe Grillo: ovvero, può far scrivere il suo nome sul simbolo di Forza Italia o del PdL con cui si andrà alle elezioni, e in seguito partecipare tranquillamente alla campagna elettorale parlando da tutti i pulpiti che ritiene necessari. Una chance che lo farebbe diventare comunque protagonista anche se formalmente ineleggibile.
SILVIO COME PEPPE? – Le opzioni non finiscono qui, però, visto che Berlusconi ha altre scelte nell’artificio. Può fare il leader ispiratore di un centrodestra rinnovato, con Alfano o un falco a capo della coalizione (in questo caso ci sarebbe un sensibile passo indietro, però). Poi, una volta eletto il prossimo parlamento, in caso di vittoria potrebbe far cambiare le leggi che lo rendono ineleggibile. E poi puntare a uno scranno più alto rispetto a quello che avrebbe occupato: il Quirinale.
fonte: Giornalettismo
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