Sono stipendi sbalorditivi quelli dei dipendenti della Camera dei deputati resi noti da United for a fair economy, un'associazione di Boston che lotta contro le disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza, studio reso noto oggi dal Corriere. A Montecitorio però di disuguaglianze ce ne sono poche, ma perché guadagnano tutti, da un elettricista a un commesso, cifre altissime.
Qualche numero: un elettricista appena assunto alla Camera dei deputati guadagna oltre 30mila euro. Dopo 40 anni di carriera lo stipendio arriva a oltre 136mila euro all'anno. I consiglieri parlamentari, invece, appena approdati a Montecitorio guadagnano subito oltre 60mila euro l'anno e, a fine carriera, raggiungono la cifra record di oltre 358mila euro. Tutto questo per svolgere compiti di studio o ricerca, al massimo assistente giuridico legale e amministrativo.
Se si considera che il reddito medio degli italiani, al netto della nostra evasione fiscale, è di 20mila euro lordi all'anno, gli stipendi della Camera non hanno nulla a che vedere con le retribuzioni "normali", e questo sia nel settore privato che in quello pubblico.
Un altro esempio: la crescita sproporzionata con cui, nel giro di pochi anni, gli stipendi raddoppiano. Un segretario parlamentare appena assunto arriva a guadagnare subito oltre 34mila euro all'anno. Dopo appena dieci anni di "onorata carriera", la retribuzione è quasi raddoppiata. Per non parlare dei commessi che, per svolgere compiti simili a quelli di un usciere, guadagnano quanto un direttore di banca. Senza contare il fatto che, oltrettutto, sono tantissimi: 0,7 per ciascun deputato. Dieci anni fa il rapporto era persino 1 a 1.
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