L'ultimo ingranaggio ora è al suo posto. La complessa macchina per la lotta all'evasione che il governo e lo sceriffo del Fisco, Attilio Befera, da oltre un anno stanno mettendo a punto, è pronta a partire.
Ieri sera il garante della privacy ha dato il suo via libera alla trasmissione dei dati dei conti correnti bancari, delle carte di credito e dei depositi titoli, all'Anagrafe tributaria. Nei server gestiti dalla Sogei, la società pubblica per i servizi informatici delle amministrazioni statali, dal prossimo anno arriverà una mole enorme di dati. Centinaia di milioni di saldi di operazioni bancarie, delle carte di credito, delle compravendite di titoli, persino la frequenza di accesso alle cassette di sicurezza. Incassi e spese di tutti gli italiani non avranno più segreti per il Fisco. Un algoritmo setaccerà tutti questi dati e, alla fine, tirerà fuori un elenco di sospetti. Troppe spese rispetto alle entrate, qualche operazione in contanti di troppo, trasferimenti sospetti di fondi all'estero, e gli agenti dell'Agenzia delle Entrate arriveranno subito a bussare alla porta a chiedere spiegazioni.
Ieri sera il garante della privacy ha dato il suo via libera alla trasmissione dei dati dei conti correnti bancari, delle carte di credito e dei depositi titoli, all'Anagrafe tributaria. Nei server gestiti dalla Sogei, la società pubblica per i servizi informatici delle amministrazioni statali, dal prossimo anno arriverà una mole enorme di dati. Centinaia di milioni di saldi di operazioni bancarie, delle carte di credito, delle compravendite di titoli, persino la frequenza di accesso alle cassette di sicurezza. Incassi e spese di tutti gli italiani non avranno più segreti per il Fisco. Un algoritmo setaccerà tutti questi dati e, alla fine, tirerà fuori un elenco di sospetti. Troppe spese rispetto alle entrate, qualche operazione in contanti di troppo, trasferimenti sospetti di fondi all'estero, e gli agenti dell'Agenzia delle Entrate arriveranno subito a bussare alla porta a chiedere spiegazioni.
Compilare elenchi di possibili evasori, tuttavia, non sarà l'unico scopo, e probabilmente nemmeno il principale, della nuova Anagrafe dei conti correnti. Le informazioni, ha spiegato Befera in una recente audizione nella Commissione di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, "potrebbero concorrere, quale elemento additivo, alla definitiva formazione di liste di contribuenti, già individuati sulla base degli elementi di rilevanza fiscale disponibili, da sottoporre all'accertamento sintetico". Tradotto significa che le informazioni sui conti correnti saranno usate per il nuovo redditometro, il software messo a punto da un'altra società pubblica, la Sose, e che in base alle spese sostenute stabilirà se il reddito dichiarato da un contribuente è in linea con quello stimato dal Fisco. L'Agenzia delle entrate, circa un anno fa, aveva diffuso una prima versione di questo programma, il Redditest. Martedì prossimo Befera presenterà l'ultima versione.
Questa volta il Redditest non si limiterà a fornire solo l'indicazione delle 100 voci di spesa che il fisco prenderà in considerazione per stimare il reddito presunto dei contribuenti. Farà di più. Permetterà via web a chiunque lo voglia, di compilare le caselle con i valori di spesa e scoprire il Fisco quanto pensa siano adeguati i guadagni rispetto allo stile di vita. Le voci di spesa sono riconducibili a sette categorie: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari netti (dunque titoli, obblicazioni, fondi) e altre spese significative. Dove troverà Befera tutte queste informazioni? Innanzitutto dall'Anagrafe tributaria, dove oltre ai movimenti dei conti correnti, sono già presenti tutte le bollette dell'energia, quelle del gas, quelle dei cellulari. E poi dai registri automobilistici e navali, da quelli immobiliari, etc. Per le informazioni che mancano il Fisco farà una stima media su parametri Istat (alimentari, abbigliamento, calzature), ponderate in base alla zona del paese nella quale si vive. Nel Redditest a disposizione dei contribuenti ci sarà un semaforo. Luce verde significa che il contribuente dichiara quanto il Fisco si aspetta da lui. Se la luce è rossa è meglio che si preoccupi.
L'Agenzia delle Entrate ha promesso che l'uso via web del Redditest sarà riservato. I dati non saranno visibili al Fisco e non ne resterà traccia sulla rete. Ai cittadini servirà solo come uno strumento di orientamento, in modo da rendersi conto di ciò che l'Agenzia delle Entrate si aspetta dai loro 730 ed, eventualmente, mettersi in regola. Ovviamente il Fisco utilizzerà autonomamente il redditometro. E lo farà ad ampio raggio. Al redditometro saranno sottoposti 22 milioni di contribuenti, cioè 50 milioni di famiglie. In pratica tutti. Giusto un anno fa, Befera insieme alla Sose, aveva reso noti alcuni casi di applicazione concreta del nuovo redditometro. L'esempio portato era quello di un'ipotetica famiglia Bianchi. Marito, moglie, due figli, casa di proprietà a Roma di 100 metri quadrati, due macchine (una berlina da 2 mila di cilindrata e un'utilitaria), casa al mare in affitto per due mesi d'estate. In un anno la famiglia bianchi, spiegava la simulazione, ha speso 40 mila euro e ne ha messi da parte 13 mila. I due coniugi hanno dichiarato al Fisco 60 mila euro circa, 32 mila uno e 26 mila l'altro. Secondo il software di Befera sono evasori. Ne avrebbero dovuti dichiarare 107 mila.
di Andrea Bassi
fonte: Huffington Post
fonte: Huffington Post
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