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"Il folle sistema monetario europeo è nato per distruggere le basi industriali di tutti quei paesi che, svalutando la propria moneta e puntando sulle esportazioni, rappresentavano una minaccia per le mire imperialistiche franco-tedesche. L’euro è un nuovo ordine sociale totalitaristico"
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fonte: You-ng
Mentre Renzi e co. bisticciano sulle primarie e su chi governerà un paese in coma c’è chi, armato di santa pazienza ed umiltà, si propone di spiegare e costruire un’economia per i cittadini, salva vite e salva nazione partendo, se necessario, dall’abc. Il tutto nel silenzio quasi totale dell’informazione mainstream. L’evento, organizzato dal giornalista Paolo Barnard (tra i fondatori di Report n.d.r.), svoltosi il 20 e 21 ottobre a Rimini, ha visto la partecipazione di un migliaio di persone e ha bissato il successo ottenuto otto mesi prima nella stessa cittadina romagnola quando altri cinque economisti di livello internazionale erano intervenuti a spiegare concetti come crisi, debito pubblico ed economia monetaria ad un’enorme platea tanto incredula quanto visibilmente soddisfatta dei contenuti acquisiti.
Questa volta il team di economisti post-keynesiani era composto da Warren Mosler, padre della Modern Money Theory, esperto mondiale di finanza e sistema bancario, Alain Parguez, docente universitario francese già consigliere economico di Mitterand e Mathew Forstater, professore e direttore del centro di piena occupazione dell’UMKC (Università di Kansas city e Missouri), nonchè uno dei principali responsabili, con i suoi programmi di piena occupazione, della straordinaria ripresa Argentina avvenuta dopo il crollo di inizio secolo.
"I figli sono diventati una spesa quando invece dovrebbero essere un investimento, il migliore investimento. Abbiamo creato un sistema monetario che sta distruggendo la nostra specie partendo dal basso" in questo modo Warren Mosler conclude uno dei suoi interventi riminesi, evidenziando come la perdita della possibilità di stampare moneta, voluta dai firmatari del trattato di Maastricht, ha comportato la rinuncia alla possibilità di attuare qualsiasi politica economica e sociale a favore dei cittadini. "Il folle sistema monetario europeo è nato per distruggere le basi industriali di tutti quei paesi che, svalutando la propria moneta e puntando sulle esportazioni, rappresentavano una minaccia per le mire imperialistiche franco-tedesche. L’euro è un nuovo ordine sociale totalitaristico". aggiunge Alain Parguez. Ed è proprio quello che sta accadendo, la produzione industriale dei paesi cosiddetti PIIGS (maiali) è crollata in un arco di tempo brevissimo lasciando il monopolio del mercato estero proprio alla Germania di Angela Merkel. Si pensi che in Italia sono 40.000 in media le PMI costrette a chiudere i battenti ogni anno, distrutte dai continui tagli imposti dal governo e da obblighi fiscali che hanno raggiunto livelli assurdi. I disastrosi risultati di queste politiche di austerity, basate sulla riduzione della spesa statale, trovano riscontro nella crescente disoccupazione che sta tagliando le gambe e oscurando il futuro delle generazioni presenti e future.
"La disoccupazione è un crimine contro l’umanità, una cosa assolutamente terribile - sottolinea Forstater -, e non sembra si stia facendo nulla. Al contrario, quello che stanno facendo probabilmente peggiorerà le cose! Quindi siamo qui per cercare di vedere se possiamo offrire delle idee alternative"
Se durante il primo incontro di Febbraio c’era stata spiegata nei minimi dettagli l’origine della crisi che ci sta divorando ed era stata presentata agli occhi increduli dei partecipanti la Modern Money Theory, un’economia alternativa alle politiche suicide europeistiche (in barba ai sostenitori del “non c’è altra scelta se non quella dei tagli e delle tasse”), “Non eravamoPIIGS, torneremo ITALIA”, così recita il titolo del Summit di Ottobre, ha avuto come obiettivo quello di stilare un manifesto di salvezza nazionale, una via d’uscita dalla catastrofe dell’eurozona, uno strumento per combattere l’austerity, l’abbassamento dei salari e la distruzione del welfare state.
Si tratta di un completissimo e approfondito programma economico-politico in grado di accompagnare, senza alcun trauma, il nostro paese fuori dal sistema disastroso della moneta unica e riprenderci una sovranità, sia politica che monetaria, capace di rilanciare l’Italia grazie a programmi che mirano alla piena occupazione, all’abbattimento delle tasse e alla ripresa dell’economia, per tornare ad essere, come nel dopoguerra, il paese col più alto tasso di crescita in Europa, uno dei primi nel mondo. Non vi troverete false promesse, tanto care al teatrino della politica, ma dettagliate analisi e procedure in grado di far fronte alle reali necessità di uno stato, nell’interesse di tutti i suoi cittadini nessuno escluso. La ripresa economica, tramite lo stimolo della domanda aggregata, è una soluzione che coinvolge tutte le classi sociali, dall’imprenditore al disoccupato, ma il primo passo da compiere è quello di abbandonare l’euro e tornare alla Lira. Proprio così, la cara vecchia Lira!
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