Facciamo un piccolo test, pronti? Bene: guardate la Grecia. Guardatela bene. Leggete tutto quel che si dice della Grecia. Dei loro debiti, dei loro evasori, delle loro corruzioni, dei loro sprechi. E dopo, date un giudizio. Se pensate che se la sono cercata, che “hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità”, che “è giusto che i debiti si paghino”, allora siete fascisti. Anche se votate per la finta sinistra italiana, complice di questo delirio, e vi sentite tanto “di sinistra” siete irrimediabilmente fascisti.

E quanto ai sindacati, beh: guardatevi intorno. Se i vostri figli sono disoccupati, se voi siete precari, se la nonna ancora va a lavorare, se papà è cassaintegrato, se la mamma è stata licenziata sapete chi ringraziare. I sindacati, appunto, che hanno venduto i diritti che i loro stessi predecessori avevano contribuito a conquistare. Non mi frega niente che Landini “è tanto una brava persona”, il lavoro in questo Paese è in malora e ne consegue che non c’è piùnessun sindacato. Caro Grillo, non serve neppure eliminarli: si sono eliminati da soli. E poi le fabbriche sotto controllo operaio, non c’è nulla di più di sinistra e di meno polveroso. L’hanno fatto in Argentina: hanno issato le bandiere rosse e si sono ripresi le fabbriche chiuse dai padroni fuggiti all’estero. Suona di sinistra parecchio, vero? O almeno, dovrebbe suonare… sempre se vi ricordate ancora qualcosa di quel che significano davvero sinistra e antifascismo.
(Debora Billi, “Grillo, antifascismo, sindacati e la finta sinistra”, dal blog “Crisis” del 19 gennaio 2013).
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