Facciamo un piccolo test, pronti? Bene: guardate la Grecia. Guardatela bene. Leggete tutto quel che si dice della Grecia. Dei loro debiti, dei loro evasori, delle loro corruzioni, dei loro sprechi. E dopo, date un giudizio. Se pensate che se la sono cercata, che “hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità”, che “è giusto che i debiti si paghino”, allora siete fascisti. Anche se votate per la finta sinistra italiana, complice di questo delirio, e vi sentite tanto “di sinistra” siete irrimediabilmente fascisti.
Se invece avete voglia di vedere i responsabili di questo scempio, dei vecchi che frugano nei rifiuti, dei malati di cancro abbandonati senza cure, degli operai schiavizzati, volete vederli appesi al pennone più alto o meglio processati a Norimberga, allora siete antifascisti. Tutto qua. Non c’entrano una mazza Casa Pound e altri invisibili pidocchi, oggi essere antifascisti significa ribellarsi al Terzo Reich che si sta dipanando sotto i nostri occhi. La Storia parlerà chiaro, e voi direte “ma noi non sapevamo, non capivamo”, esattamente come hanno fatto quegli altri, di fascisti. Siamo nel 2013. Il mondo è un delirio. Un delirio di distruzione ambientale, delle risorse, dei diritti stracciati, da quelli sindacali a quelli umani, e voi state a coccolarvi muffosi e polverosi feticci senza accorgervi di nulla. Ce ne sono altri di feticci da adottare, e faremmo meglio a sbrigarci.
E quanto ai sindacati, beh: guardatevi intorno. Se i vostri figli sono disoccupati, se voi siete precari, se la nonna ancora va a lavorare, se papà è cassaintegrato, se la mamma è stata licenziata sapete chi ringraziare. I sindacati, appunto, che hanno venduto i diritti che i loro stessi predecessori avevano contribuito a conquistare. Non mi frega niente che Landini “è tanto una brava persona”, il lavoro in questo Paese è in malora e ne consegue che non c’è piùnessun sindacato. Caro Grillo, non serve neppure eliminarli: si sono eliminati da soli. E poi le fabbriche sotto controllo operaio, non c’è nulla di più di sinistra e di meno polveroso. L’hanno fatto in Argentina: hanno issato le bandiere rosse e si sono ripresi le fabbriche chiuse dai padroni fuggiti all’estero. Suona di sinistra parecchio, vero? O almeno, dovrebbe suonare… sempre se vi ricordate ancora qualcosa di quel che significano davvero sinistra e antifascismo.
(Debora Billi, “Grillo, antifascismo, sindacati e la finta sinistra”, dal blog “Crisis” del 19 gennaio 2013).
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